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"La paura che è seguita alla vittima dell'aggressione: un barista della Bergamasca ricorda la brutale aggressione del 2015". Vincenzo Lanni, l'uomo responsabile dell'agguato di un pensionato nella sua zona, si era precedentemente abbattuto sulla manager di Milano, sottraendo il suo coltello dalla cucina. Una storia che non ha mai smesso di scioccare: dieci anni fa, il 20 agosto 2015, Vincenzo Lanni si era infilato nei panni del terrorista e aveva aggredito un pensionato durante il caffè.
Si trovava in pieno centro, nel piccolo comune della Val Seriana. Era una mattina come tante altre: le 7 in punto. Il barista della zona, Anna, che all'epoca frequentava quel residence e si era rivolta a lui per fare colazione, ricorda ancora oggi ogni particolare dell'evento. "Era arrivata con i miei dieci minuti di ritardo", racconta. E lì lo trovava sanguinolento. Una mattina che non avrebbe mai dimenticato.
"Mi stava aspettando fuori dalla mia bar, il mio cliente accoltellato". Il coltello era stato nascosto nella cucina della sua struttura. Qualche ora dopo un altro agguato nel quale la vittima si trovava in una zona diversa, ma anch'essa nel comune della Val Seriana, alcuni chilometri di distanza dal residence della titolare dell'aggressione.
Si trovava in pieno centro, nel piccolo comune della Val Seriana. Era una mattina come tante altre: le 7 in punto. Il barista della zona, Anna, che all'epoca frequentava quel residence e si era rivolta a lui per fare colazione, ricorda ancora oggi ogni particolare dell'evento. "Era arrivata con i miei dieci minuti di ritardo", racconta. E lì lo trovava sanguinolento. Una mattina che non avrebbe mai dimenticato.
"Mi stava aspettando fuori dalla mia bar, il mio cliente accoltellato". Il coltello era stato nascosto nella cucina della sua struttura. Qualche ora dopo un altro agguato nel quale la vittima si trovava in una zona diversa, ma anch'essa nel comune della Val Seriana, alcuni chilometri di distanza dal residence della titolare dell'aggressione.