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Un tragico evento ha colpito il mondo degli scacchi. Daniel Naroditsky, un giovane e promettente giocatore americano, è scomparso all'improvviso nel suo 29° anno di vita. La famiglia del ragazzo ha pubblicato una nota senza fornire alcuna spiegazione sulla sua scomparsa.
Nell'ambiente scacchistico cresce l'ipotesi che la morte di Naroditsky possa essere stata il risultato di un suicidio, a seguito delle accuse infondate mosse da Vladimir Kramnik. Il russo, ex campione del mondo nel 2000, ha condotto una "crociata" contro i giocatori che viene considerata isteria e accanimento dai più importanti giocatori del mondo.
Secondo il numero uno al mondo Magnus Carlsen, Kramnik iniziò a bersagliare Naroditsky senza alcuna ragione, mentre Hikaru Nakamura lo ha definito una "disgrazia per gli scacchi". Anche il gran maestro indiano Nihal Sarin ha dichiarato che le accuse mosse da Kramnik hanno causato pressione e sofferenza al giovane.
L'ultimo video in diretta streaming di Naroditsky, cancellato su YouTube, mostrava lo scacchista che sembrava turbato. Danya, il soprannome del ragazzo tra gli amici, aveva parlato delle accuse mosse da Kramnik e sembrava visibilmente turbato.
Kramnik ha poi postato un tweet dove critica le clip dello stream di Naroditsky, ma sottolinea che non è un medico. Il russo ha anche affermato che Naroditsky era l'unico a gridare all'evidente problema a lungo termine di Danya.
L'accusa di barare è stata uno dei motivi della "crociata" di Kramnik contro Naroditsky, insieme alle accuse mosse da altri giocatori, come Magnus Carlsen e Hikaru Nakamura. Anche se non sono state prove mai prove di un qualsiasi comportamento scorretto da parte del giovane, è sempre difficile capire cosa passa in mente di uno scacchista in competizione.
La morte di Daniel Naroditsky segna un'altra tappa nella lunga battaglia contro la mentalità che circonda i giochi a rischio, una questione in cui non ci sono soluzioni facili.
Nell'ambiente scacchistico cresce l'ipotesi che la morte di Naroditsky possa essere stata il risultato di un suicidio, a seguito delle accuse infondate mosse da Vladimir Kramnik. Il russo, ex campione del mondo nel 2000, ha condotto una "crociata" contro i giocatori che viene considerata isteria e accanimento dai più importanti giocatori del mondo.
Secondo il numero uno al mondo Magnus Carlsen, Kramnik iniziò a bersagliare Naroditsky senza alcuna ragione, mentre Hikaru Nakamura lo ha definito una "disgrazia per gli scacchi". Anche il gran maestro indiano Nihal Sarin ha dichiarato che le accuse mosse da Kramnik hanno causato pressione e sofferenza al giovane.
L'ultimo video in diretta streaming di Naroditsky, cancellato su YouTube, mostrava lo scacchista che sembrava turbato. Danya, il soprannome del ragazzo tra gli amici, aveva parlato delle accuse mosse da Kramnik e sembrava visibilmente turbato.
Kramnik ha poi postato un tweet dove critica le clip dello stream di Naroditsky, ma sottolinea che non è un medico. Il russo ha anche affermato che Naroditsky era l'unico a gridare all'evidente problema a lungo termine di Danya.
L'accusa di barare è stata uno dei motivi della "crociata" di Kramnik contro Naroditsky, insieme alle accuse mosse da altri giocatori, come Magnus Carlsen e Hikaru Nakamura. Anche se non sono state prove mai prove di un qualsiasi comportamento scorretto da parte del giovane, è sempre difficile capire cosa passa in mente di uno scacchista in competizione.
La morte di Daniel Naroditsky segna un'altra tappa nella lunga battaglia contro la mentalità che circonda i giochi a rischio, una questione in cui non ci sono soluzioni facili.