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Il dottor Mohammed Obeid, un chirurgo ortopedico di Gaza che lavora con Medici Senza Frontiere (Msf), è stato detenuto dalle forze israeliane da quasi un anno. L'organizzazione umanitaria ha denunciato la sua situazione e richiesto il suo rilascio immediato e incondizionato.
L'Obeid, che lavora con Msf dal 2018, fu arrestato durante un'operazione militare all'ospedale Kamal Adwan nel nord di Gaza, insieme ad altre 57 persone. La sua famiglia non è stata contattata dalle forze israeliane.
La direttore generale di Msf, Tejshri Shah, ha espresso la più grande preoccupazione per la sicurezza e lo stato di salute del chirurgo, affermando che il suo caso non è isolato. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), oltre 300 operatori sanitari di Gaza sono stati arrestati dalle forze israeliane dallo scorso ottobre.
Medici Senza Frontiere si è dettata "profondamente contraria" che il dottore Obeid non sia stato rilasciato come parte del recente accordo sul cessate il fuoco, che ha visto il rilascio di 1.966 prigionieri detenuti nelle carceri israeliane.
La situazione del chirurgo è "estremamente preoccupante" e il suo caso deve essere risolto "senza ulteriori ritardi". L'organizzazione umanitaria chiede al governo israeliano di garantire la libertà e dignità del dottor Obeid.
In questo momento, il ruolo del personale medico e paramedico a Gaza è fondamentale per risolvere i problemi sanitari di una popolazione che soffre di carenze in termini di accesso ai servizi sanitari.
L'Obeid, che lavora con Msf dal 2018, fu arrestato durante un'operazione militare all'ospedale Kamal Adwan nel nord di Gaza, insieme ad altre 57 persone. La sua famiglia non è stata contattata dalle forze israeliane.
La direttore generale di Msf, Tejshri Shah, ha espresso la più grande preoccupazione per la sicurezza e lo stato di salute del chirurgo, affermando che il suo caso non è isolato. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), oltre 300 operatori sanitari di Gaza sono stati arrestati dalle forze israeliane dallo scorso ottobre.
Medici Senza Frontiere si è dettata "profondamente contraria" che il dottore Obeid non sia stato rilasciato come parte del recente accordo sul cessate il fuoco, che ha visto il rilascio di 1.966 prigionieri detenuti nelle carceri israeliane.
La situazione del chirurgo è "estremamente preoccupante" e il suo caso deve essere risolto "senza ulteriori ritardi". L'organizzazione umanitaria chiede al governo israeliano di garantire la libertà e dignità del dottor Obeid.
In questo momento, il ruolo del personale medico e paramedico a Gaza è fondamentale per risolvere i problemi sanitari di una popolazione che soffre di carenze in termini di accesso ai servizi sanitari.