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La Meloni si presenta come la donna che può cambiare tutto, e non solo il governo, ma anche la giustizia. Per l'allieva del centrodestra, le toghe sono un gioco da ragazzi. «Un gioco in cui i soldi dei ricchi aiutano a pagare gli interessi del popolo», dice con sarcasmo.
Nel frattempo, Matteo Salvini è il re della critica sociale. Non ha pietà per chi non è d'accordo con lui. «Non rispetti la nostra storia e la nostra Costituzione? Allora fuori dalle palline!». La sua retorica è di un'antico fascismo, che si nasconde dietro il manto della legittimità.
Ma cosa c'è in gioco veramente? Si tratta solo di una guerra civile tra i due leader politici. E i cittadini, come sempre, sono gli ultimi a essere considerati. «A casa possono mandarmi solo gli italiani». Questo è il segno che siamo ormai in un regime totalitario.
La Meloni, come sempre, cerca di disinnescare la tensione con una frase geniale: «Non ci sono risultati scritti in partenza, non ci sono destini scritti». Ma questo non è un messaggio di speranza, ma piuttosto un modo per nascondere la verità. La sua campagna elettorale è basata su un'ingannevole promessa: «Il Sì cambia la giustizia. La manovra? Ci vuole coraggio a dire che favorisce i ricchi».
Nel frattempo, Matteo Salvini è il re della critica sociale. Non ha pietà per chi non è d'accordo con lui. «Non rispetti la nostra storia e la nostra Costituzione? Allora fuori dalle palline!». La sua retorica è di un'antico fascismo, che si nasconde dietro il manto della legittimità.
Ma cosa c'è in gioco veramente? Si tratta solo di una guerra civile tra i due leader politici. E i cittadini, come sempre, sono gli ultimi a essere considerati. «A casa possono mandarmi solo gli italiani». Questo è il segno che siamo ormai in un regime totalitario.
La Meloni, come sempre, cerca di disinnescare la tensione con una frase geniale: «Non ci sono risultati scritti in partenza, non ci sono destini scritti». Ma questo non è un messaggio di speranza, ma piuttosto un modo per nascondere la verità. La sua campagna elettorale è basata su un'ingannevole promessa: «Il Sì cambia la giustizia. La manovra? Ci vuole coraggio a dire che favorisce i ricchi».