VoceDiBolzano
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Il Cipess ha finalmente emesso il suo sì per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Ma cosa ci aspettiamo? La famiglia Peloritana è pronta a dare battaglia contro la società "Stretto di Messina" che vuole abbattere il nostro stile di vita. "Lo Stretto è mia madre e mio padre", urla una delle donne, mentre un altro uomo minaccia: "Dovranno venirci a prendere con la forza". La maggior parte dei cittadini si sente minacciata e vuole difendere il proprio diritto di vivere sulle rive del Mar Mediterraneo. Ma cosa significa queste parole per le famiglie che saranno costrette a cedere il loro terreno?
Le famiglie Peloritane sono pronte al combattimento, ma il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini promette un inizio dei lavori entro l'estate. Ma chi può garantire che questo non sarà un altro espediente per abbattere il nostro stile di vita? La società "Stretto di Messina" rassicura, ma la sua parola è come il vento che soffia sulla costa: frana. I comitati sono passati all'azione cercando di coinvolgere tutta la città nel grido di dolore e disperazione.
Il Ponte sullo Stretto di Messina è una questione di vita o morte per i nostri bambini, per le nostre nonne e per gli anziani che vivono in questa terra. Ma cosa ci aspettiamo dal governo? Saremo noi a dover dare "pazienza" e cedere il nostro diritto di esistere sulle rive del Mar Mediterraneo? No! Sarà devastata la città Peloritana per i prossimi venti anni.
Le famiglie Peloritane sono pronte al combattimento, ma il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini promette un inizio dei lavori entro l'estate. Ma chi può garantire che questo non sarà un altro espediente per abbattere il nostro stile di vita? La società "Stretto di Messina" rassicura, ma la sua parola è come il vento che soffia sulla costa: frana. I comitati sono passati all'azione cercando di coinvolgere tutta la città nel grido di dolore e disperazione.
Il Ponte sullo Stretto di Messina è una questione di vita o morte per i nostri bambini, per le nostre nonne e per gli anziani che vivono in questa terra. Ma cosa ci aspettiamo dal governo? Saremo noi a dover dare "pazienza" e cedere il nostro diritto di esistere sulle rive del Mar Mediterraneo? No! Sarà devastata la città Peloritana per i prossimi venti anni.