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**La neurologia in evoluzione: nuove tecnologie e strategie per il futuro**
La Società italiana di neurologia (Sin) ha appena concluso il suo Congresso a Padova, un evento che ha visto la presentazione di innovative tecnologie e strategie per affrontare le malattie neurologiche. Il progetto 'Digital Neuro Hub' è stato presentato come ecosistema digitale integrato pensato per supportare decisioni cliniche informate senza trascurare gli aspetti etici, la sicurezza dei dati e la relazione medico-paziente.
La sinapia sta subendo una fase di evoluzione rapida e profonda grazie a tecnologie digitali e intelligenza artificiale. Le neuroimmagini possono essere analizzate con strumenti basati su machine learning e deep learning, mentre la previsione dell'evoluzione delle malattie e la diagnosi precoce sono diventate più precise. Inoltre, le strategie di personalizzazione dei trattamenti sono state identificate come fondamentale per ottenere risultati migliori.
La sclerosi laterale amiotrofica (Sla) è una malattia rara e devastante che interessa circa 6mila italiani. Negli ultimi anni, si sono aperte nuove prospettive grazie all'identificazione di numerosi geni associati alla patologia e la comprensione di meccanismi patogenici come alterazioni della proteasi, del metabolismo dell'Rna, neuroinfiammazione e disfunzioni mitocondriali.
La miastenia gravis è una malattia autoimmune della giunzione neuromuscolare che ha visto un notevole avanzamento nelle opzioni terapeutiche. I nuovi anticorpi monoclonali e i bloccanti del complemento rappresentano una svolta per i pazienti con forme generalizzate anti-AChR positive.
Infine, la malattia di Alzheimer, che rappresenta il 60% delle demenze, con circa 600mila casi in Italia, ha visto l'introduzione dei biomarcatori plasmatici come il dosaggio del rapporto pTau217/β-amiloide. I nuovi anticorpi monoclonali anti-amiloide hanno dimostrato la capacità di rallentare la progressione clinica nei pazienti con malattia in fase iniziale e presenza documentata di β-amiloide.
Tuttavia, il sistema sanitario italiano deve adeguarsi a queste nuove terapie complesse, garantendo un monitoraggio adeguato, una selezione dei pazienti e una valutazione della sostenibilità delle terapie.
La Società italiana di neurologia (Sin) ha appena concluso il suo Congresso a Padova, un evento che ha visto la presentazione di innovative tecnologie e strategie per affrontare le malattie neurologiche. Il progetto 'Digital Neuro Hub' è stato presentato come ecosistema digitale integrato pensato per supportare decisioni cliniche informate senza trascurare gli aspetti etici, la sicurezza dei dati e la relazione medico-paziente.
La sinapia sta subendo una fase di evoluzione rapida e profonda grazie a tecnologie digitali e intelligenza artificiale. Le neuroimmagini possono essere analizzate con strumenti basati su machine learning e deep learning, mentre la previsione dell'evoluzione delle malattie e la diagnosi precoce sono diventate più precise. Inoltre, le strategie di personalizzazione dei trattamenti sono state identificate come fondamentale per ottenere risultati migliori.
La sclerosi laterale amiotrofica (Sla) è una malattia rara e devastante che interessa circa 6mila italiani. Negli ultimi anni, si sono aperte nuove prospettive grazie all'identificazione di numerosi geni associati alla patologia e la comprensione di meccanismi patogenici come alterazioni della proteasi, del metabolismo dell'Rna, neuroinfiammazione e disfunzioni mitocondriali.
La miastenia gravis è una malattia autoimmune della giunzione neuromuscolare che ha visto un notevole avanzamento nelle opzioni terapeutiche. I nuovi anticorpi monoclonali e i bloccanti del complemento rappresentano una svolta per i pazienti con forme generalizzate anti-AChR positive.
Infine, la malattia di Alzheimer, che rappresenta il 60% delle demenze, con circa 600mila casi in Italia, ha visto l'introduzione dei biomarcatori plasmatici come il dosaggio del rapporto pTau217/β-amiloide. I nuovi anticorpi monoclonali anti-amiloide hanno dimostrato la capacità di rallentare la progressione clinica nei pazienti con malattia in fase iniziale e presenza documentata di β-amiloide.
Tuttavia, il sistema sanitario italiano deve adeguarsi a queste nuove terapie complesse, garantendo un monitoraggio adeguato, una selezione dei pazienti e una valutazione della sostenibilità delle terapie.