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Un testimone anonimo ha parlato con gli investigatori del caso Garlasco, dicendo di avere una conoscenza diretta dell'acquisto dello scontrino del parcheggio di Vigevano da parte di Andrea Sempio. Secondo il testimone, non avrebbe ritirato lo scontrino per quanto riguarda a Sempio, ma le sue parole sono state messi in dubbio dallo stesso Sempio nella sua ultima intervista.
La procura di Pavia sta lavorando per trovare i riscontri alle prove offerte dal testimone, mentre Sempio ha rilasciato un'intervista a Chi l'ha visto, in cui ha dichiarato "Sì, certo" quando gli è stato chiesto se lui stesse sulla sponda del delitto. Tuttavia, la sua frase sembra essere un gioco di parole, poiché Sempio non ha mai negato l'acquisto dello scontrino, ma piuttosto ha affermato che sarebbe stato meglio se lo scontrino avesse destato più interesse all'epoca, "forse sarebbe stato meglio per me se avesse destato più interesse in quel momento".
La scelta di cambiare difensore da Massimo Lovati a Liborio Cataliotti è rimasta misteriosa, e Sempio non ha fornito spiegazioni sulla ragione di questa scelta. Tuttavia, si tratta di un dettaglio che sembra essere collegato alla vicenda di corruzione in atti giudiziari contro l'ex pm Mario Venditti, indagato proprio per aver favorito l'archiviazione del caso Sempio.
La situazione sembra essere ancora più complicata grazie all'intervista rilasciata da Sempio. La sua posizione è sempre quella di innocenza, ma il suo atteggiamento sembra essere un po' troppo fermo. "Mi sento come un soldato in trincea" dice Sempio, "aspetto che potrà capitare di tutto". Una dichiarazione che sembra non nascondere un certo senso di rassegnazione, ma è difficile capire se sia una strategia difensiva o semplice sospensione.
La procura di Pavia sta lavorando per trovare i riscontri alle prove offerte dal testimone, mentre Sempio ha rilasciato un'intervista a Chi l'ha visto, in cui ha dichiarato "Sì, certo" quando gli è stato chiesto se lui stesse sulla sponda del delitto. Tuttavia, la sua frase sembra essere un gioco di parole, poiché Sempio non ha mai negato l'acquisto dello scontrino, ma piuttosto ha affermato che sarebbe stato meglio se lo scontrino avesse destato più interesse all'epoca, "forse sarebbe stato meglio per me se avesse destato più interesse in quel momento".
La scelta di cambiare difensore da Massimo Lovati a Liborio Cataliotti è rimasta misteriosa, e Sempio non ha fornito spiegazioni sulla ragione di questa scelta. Tuttavia, si tratta di un dettaglio che sembra essere collegato alla vicenda di corruzione in atti giudiziari contro l'ex pm Mario Venditti, indagato proprio per aver favorito l'archiviazione del caso Sempio.
La situazione sembra essere ancora più complicata grazie all'intervista rilasciata da Sempio. La sua posizione è sempre quella di innocenza, ma il suo atteggiamento sembra essere un po' troppo fermo. "Mi sento come un soldato in trincea" dice Sempio, "aspetto che potrà capitare di tutto". Una dichiarazione che sembra non nascondere un certo senso di rassegnazione, ma è difficile capire se sia una strategia difensiva o semplice sospensione.