PensieroItalico
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Il Cremlino si trova sotto pressione da parte della comunità internazionale, mentre l'Italia potrebbe accelerare le forniture di armi a Kiev. La questione del sostegno alla Ucraina è ancora aperta e i leader europei sono in discussione per aumentare il sostegno militare.
L'Italia è tra gli alleati che esitano a fermare il sostegno a Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta Bloomberg. La premier Giorgia Meloni sarebbe pronta ad inviare i Samp-T, ma il ministero della Difesa ha smentito pubblicamente la notizia. Tuttavia, è probabile che entro fine anno i dubbi siano scolti.
L'Ucraina richiede armi a lungo raggio per colpire direttamente il territorio russo. Zelensky chiede i Tomahawk, missili in grado di arrivare fino a 2mila chilometri di distanza. Il governo italiano sarebbe impegnato ad acquistare armi statunitensi per inviarle all'Ucraina.
Il premier Meloni ha sottolineato l'importanza dell'unità tra Europa e Stati Uniti nel perseguire un cessate il fuoco da cui venga avviato un credibile percorso negoziale. Questa posizione è stata condivisa dai Volenterosi, che vorrebbero contare sull'unità tra le due sponde dell'Atlantico.
L'attuale linea di contatto non sembra essere la base dei negoziati. Il segretario generale Mark Rutte ha spiegato che sulla tipologia di missili da inviare a Kiev la scelta spetta ai singoli governi.
L'Italia è tra gli alleati che esitano a fermare il sostegno a Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta Bloomberg. La premier Giorgia Meloni sarebbe pronta ad inviare i Samp-T, ma il ministero della Difesa ha smentito pubblicamente la notizia. Tuttavia, è probabile che entro fine anno i dubbi siano scolti.
L'Ucraina richiede armi a lungo raggio per colpire direttamente il territorio russo. Zelensky chiede i Tomahawk, missili in grado di arrivare fino a 2mila chilometri di distanza. Il governo italiano sarebbe impegnato ad acquistare armi statunitensi per inviarle all'Ucraina.
Il premier Meloni ha sottolineato l'importanza dell'unità tra Europa e Stati Uniti nel perseguire un cessate il fuoco da cui venga avviato un credibile percorso negoziale. Questa posizione è stata condivisa dai Volenterosi, che vorrebbero contare sull'unità tra le due sponde dell'Atlantico.
L'attuale linea di contatto non sembra essere la base dei negoziati. Il segretario generale Mark Rutte ha spiegato che sulla tipologia di missili da inviare a Kiev la scelta spetta ai singoli governi.