La patrimoniale, quel tallone d'Achille del centrosinistra che non riesce a trovare un ponte tra il basso e il alto. Una tassa sulle persone ricche, proposta di Enrico Letta nel 2022, che ha fatto scoppiare le liti all'interno del Partito Democratico.
Ma cosa è questa patrimoniale che tanto suscita polemiche? Si tratta di una tassa sulle persone che hanno milioni a disposizione, sulle persone ultraricche. Una mossa di Letta per fare un po' di denaro ai conti pubblici, ma che non ha trovato l'accordo del partito.
In realtà, la patrimoniale è stata proposta da molti politici italiani nel corso degli anni. Sono state le forbici antifisco di Silvio Berlusconi a tagliare la versione più larga della patrimoniale all'italiana, e cioè la vecchia Ici sulla prima casa. Da parte sua, Carlo De Benedetti è sempre stato il sostenitore pubblico numero uno della patrimoniale.
Ma perché non riesce a prendere piede? Perché non riesce a trovare un terreno di accordo con il governo e i partiti di centrodestra?
La risposta è semplice: la patrimoniale è diventata un argomento politico molto sensibile. Quando viene proposta, ci sono due reazioni: a sinistra si litiga, a destra esultano.
Ecco perché è bastato che il governo presentasse una patrimoniale per creare uno scandalo. La campagna pubblicitaria di Rifondazione comunista del 2007, con lo slogan "Anche i ricchi piangano", non ha fatto che confermare l'impegno della sinistra contro la patrimoniale.
La verità è che la patrimoniale s'è confermata come una sorta di chewing-gum che, se calpesti, ti rimane appiccicato sotto le scarpe. E non se ne va.
Ma cosa è questa patrimoniale che tanto suscita polemiche? Si tratta di una tassa sulle persone che hanno milioni a disposizione, sulle persone ultraricche. Una mossa di Letta per fare un po' di denaro ai conti pubblici, ma che non ha trovato l'accordo del partito.
In realtà, la patrimoniale è stata proposta da molti politici italiani nel corso degli anni. Sono state le forbici antifisco di Silvio Berlusconi a tagliare la versione più larga della patrimoniale all'italiana, e cioè la vecchia Ici sulla prima casa. Da parte sua, Carlo De Benedetti è sempre stato il sostenitore pubblico numero uno della patrimoniale.
Ma perché non riesce a prendere piede? Perché non riesce a trovare un terreno di accordo con il governo e i partiti di centrodestra?
La risposta è semplice: la patrimoniale è diventata un argomento politico molto sensibile. Quando viene proposta, ci sono due reazioni: a sinistra si litiga, a destra esultano.
Ecco perché è bastato che il governo presentasse una patrimoniale per creare uno scandalo. La campagna pubblicitaria di Rifondazione comunista del 2007, con lo slogan "Anche i ricchi piangano", non ha fatto che confermare l'impegno della sinistra contro la patrimoniale.
La verità è che la patrimoniale s'è confermata come una sorta di chewing-gum che, se calpesti, ti rimane appiccicato sotto le scarpe. E non se ne va.