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Nella comunità del basso Salento, una struttura che avrebbe dovuto proteggere i minori fragili si è trasformata in un luogo di terrore. Tra il 2021 e il 2022, gli abusi più variati sono stati commessi ai danni di tre minorenni affetti da disturbi cognitivi e comportamentali.
La pentola bollente usata per bruciare l'avambraccio di un ragazzo è diventata il simbolo di tutto ciò che in quella comunità non dovrebbe mai essere accaduto. I minorenni hanno subito percosse, minacce, offese e derisioni, che sono emerse dalle indagini della Procura di Lecce.
Due educatori e due operatori socio-sanitari sono stati avvisati dell'avviso a quattro mesi, mentre gli altri due operatori sono stati indagati. La Procura ha ipotizzato reati di maltrattamenti e lesioni personali aggravate commessi ai danni dei tre minorenni.
La quotidianità in quella comunità era caratterizzata da un clima di paura, con i ragazzi spinti a terra e stretti al collo. Altri episodi descrivono i ragazzi colpiti con oggetti di legno o usati impropriamente come fruste. Tra le accuse più gravi c'è quella di aver premuto una pentola bollente sull'avambraccio di un ragazzo, lasciandogli una cicatrice da ustione.
I minorenni che hanno subito questi abusi sono stati affidati a questa struttura per essere protetti. Ma è stato tutto il contrario: è stata una struttura che ha aggravato la loro situazione.
La pentola bollente usata per bruciare l'avambraccio di un ragazzo è diventata il simbolo di tutto ciò che in quella comunità non dovrebbe mai essere accaduto. I minorenni hanno subito percosse, minacce, offese e derisioni, che sono emerse dalle indagini della Procura di Lecce.
Due educatori e due operatori socio-sanitari sono stati avvisati dell'avviso a quattro mesi, mentre gli altri due operatori sono stati indagati. La Procura ha ipotizzato reati di maltrattamenti e lesioni personali aggravate commessi ai danni dei tre minorenni.
La quotidianità in quella comunità era caratterizzata da un clima di paura, con i ragazzi spinti a terra e stretti al collo. Altri episodi descrivono i ragazzi colpiti con oggetti di legno o usati impropriamente come fruste. Tra le accuse più gravi c'è quella di aver premuto una pentola bollente sull'avambraccio di un ragazzo, lasciandogli una cicatrice da ustione.
I minorenni che hanno subito questi abusi sono stati affidati a questa struttura per essere protetti. Ma è stato tutto il contrario: è stata una struttura che ha aggravato la loro situazione.