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L'Unione europea ha dato il via libera allo stop totale alle importazioni di gas russo entro il 2027, come previsto dal programma RepowerEU. Il presidente del Consiglio, Mattarella, ha sottolineato che "nessun cedimento" sarà fatto in materia energetica.
La decisione è stata adottata dall'Unione europea dopo un'intensa discussione tra i suoi 27 membri, tra cui l'Ungheria e la Slovacchia che hanno espresso forti riserve contro il piano. Tuttavia, grazie alla mancanza di unanimità richiesta per determinate questioni energetiche, l'Ungheria e la Slovacchia sono state costrette a rassegnarsi.
Il piano prevede che le importazioni di gas russo siano vietate dal 1° gennaio 2026, con un periodo di transizione di due anni per gli accordi già in vigore. I contratti a lungo termine saranno prolungati fino al primo gennaio 2028.
L'Unione europea ha anche introdotto una serie di misure per evitare che i paesi che non sono disposti ad accettare il piano facciano scorte di gas russo. Questo include l'introduzione di procedure più snelle per le importazioni di gas provenienti da fonti diverse, come la natura liquefatta.
Inoltre, ogni paese membro è tenuto a presentare piani di diversificazione energetica, che obbligaranno le nazioni che importano gas e petrolio russo a spiegare ufficialmente come potranno farne a meno.
Il piano è stato accolto con entusiasmo da presidente Macron e dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che hanno espresso la speranza di una riunione tra l'Unione europea, gli Stati Uniti e la Russia per discutere della sicurezza energetica.
La decisione è stata adottata dall'Unione europea dopo un'intensa discussione tra i suoi 27 membri, tra cui l'Ungheria e la Slovacchia che hanno espresso forti riserve contro il piano. Tuttavia, grazie alla mancanza di unanimità richiesta per determinate questioni energetiche, l'Ungheria e la Slovacchia sono state costrette a rassegnarsi.
Il piano prevede che le importazioni di gas russo siano vietate dal 1° gennaio 2026, con un periodo di transizione di due anni per gli accordi già in vigore. I contratti a lungo termine saranno prolungati fino al primo gennaio 2028.
L'Unione europea ha anche introdotto una serie di misure per evitare che i paesi che non sono disposti ad accettare il piano facciano scorte di gas russo. Questo include l'introduzione di procedure più snelle per le importazioni di gas provenienti da fonti diverse, come la natura liquefatta.
Inoltre, ogni paese membro è tenuto a presentare piani di diversificazione energetica, che obbligaranno le nazioni che importano gas e petrolio russo a spiegare ufficialmente come potranno farne a meno.
Il piano è stato accolto con entusiasmo da presidente Macron e dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che hanno espresso la speranza di una riunione tra l'Unione europea, gli Stati Uniti e la Russia per discutere della sicurezza energetica.