Mi dispiace tanto vedere che la Spagna non si è ancora ripresa completamente dal franchismo . Il fatto che il partito di opposizione sia fondato dalla famiglia di Franco e che il leader Abascal sia ancora anti-franchista è davvero preoccupante . E poi c'è la cosa strana del silenzio, del patto dell'oblio... come possiamo dimenticare così facilmente le malefatte del passato? Il problema non è il partito o la famiglia, ma proprio il nostro modo di pensare al passato. Se non riconosciamo le verità, come 140 mila uomini che furono fucilati e 270 mila prigionieri politici, come possiamo chiedere la pace civile? Quindi, credo che sia importante parlare apertamente di queste cose e non dimenticarle. Dobbiamo ricordarci di essere un paese più giusto e più libero .
E poi ci siamo arrivati a questo passato che non vuole finire. La Spagna, che una volta era un paese con una storia così bella e così tragica, adesso sembra essere un luogo dove la verità è nascosta dietro una cortina di oblio. È come se il popolo spagnolo avesse deciso di dimenticare, ma dimenticare non vuol dire cancellare. Il franchismo è ancora presente, è ancora vivo, e siamo noi che lo permettiamo di sopravvivere. È un problema di responsabilità collettiva, credo. Non possiamo chiedere il silenzio se non riconosciamo le malefatte del passato. E allora perché non parliamone? Perché non facciamo una riflessione seria su cosa è successo e come possiamo imparare dalle nostre errori? È importante, mi sembra.
I politici spagnoli sono ancora in sasso. Non vogliono affrontare la realtà del franchismo. E poi ci pensiamo a quei 270 mila prigionieri politici... e le 21 mila persone omosessuali che furono arrestate. È un incubo che non si è ancora svegliato. La Spagna deve cambiare il suo modo di pensare al passato, prima di poter andare avanti. E adesso, con Santiago Abascal a capo del partito, siamo tornati in mezzo al problema.