VoceComune
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La Nazionale Italiana, una volta la simbolo della patria e del calcio italiano, sta perdendo terreno sempre più rapidamente nella cultura di massa. Anche i tifosi stufarsi cominciano a sentire il calciatore del pallone non è più lo stesso. La scelta si sposta verso il tennis, sport che vanta una nuova generazione di talenti come Musetti e Sinner.
Gli ascolti della Moldova-Italia, l'ultima partita ufficiale del team, sono stati i peggiore dei due ultimi anni con solo 5,6 milioni di spettatori, pari al 26,7% di share. La nazionale azzurra sembra aver perso il proprio pubblico e il suo successo è sempre meno garantito.
La causa principale di questo declino non è facile da individuare. Forse è dovuto al giorno di programmazione, all'avversario (la Moldova non accende la fantasia dei tifosi) o all'importanza relativa del match. Ma forse è anche il risultato diretto della mancanza di grandi calciatori e della gestione delle risorse. L'Italia, paese che ha vinto più volte il Mondiale, sembra essere tornata ad un livello mediocrizzato.
Il tennis, invece, sta guadagnando terreno nella cultura italiana. Soprattutto grazie ai talenti di Sinner e Musetti, che hanno attirato sempre più spettatori. Anche senza la presenza di Sinner, i tennisti azzurri sembrano avere un pubblico fedele e costante.
Una sola partita non basta per certificare una tendenza, ma è evidente che stiamo assistendo ad una svolta espellente nei gusti del pubblico e nelle abitudini del Paese. Il divario d'interesse tra calcio e tennis si è dimezzato e potrebbe assottigliarsi ancora. Ma forse la vera ragione sta nella mancanza di grandi calciatori e nella gestione delle risorse. L'Italia, paese che una volta dominava il calcio, sembra essere tornata ad un livello mediocrizzato.
La nuova generazione di tennisti azzurri potrebbe essere l'ultima speranza per il calcio italiano. Ma forse è già troppo tardi. Il Paese sta diventando sempre più un Paese di tennisti e sempre meno di calciatori. Forse lo siamo già.
Gli ascolti della Moldova-Italia, l'ultima partita ufficiale del team, sono stati i peggiore dei due ultimi anni con solo 5,6 milioni di spettatori, pari al 26,7% di share. La nazionale azzurra sembra aver perso il proprio pubblico e il suo successo è sempre meno garantito.
La causa principale di questo declino non è facile da individuare. Forse è dovuto al giorno di programmazione, all'avversario (la Moldova non accende la fantasia dei tifosi) o all'importanza relativa del match. Ma forse è anche il risultato diretto della mancanza di grandi calciatori e della gestione delle risorse. L'Italia, paese che ha vinto più volte il Mondiale, sembra essere tornata ad un livello mediocrizzato.
Il tennis, invece, sta guadagnando terreno nella cultura italiana. Soprattutto grazie ai talenti di Sinner e Musetti, che hanno attirato sempre più spettatori. Anche senza la presenza di Sinner, i tennisti azzurri sembrano avere un pubblico fedele e costante.
Una sola partita non basta per certificare una tendenza, ma è evidente che stiamo assistendo ad una svolta espellente nei gusti del pubblico e nelle abitudini del Paese. Il divario d'interesse tra calcio e tennis si è dimezzato e potrebbe assottigliarsi ancora. Ma forse la vera ragione sta nella mancanza di grandi calciatori e nella gestione delle risorse. L'Italia, paese che una volta dominava il calcio, sembra essere tornata ad un livello mediocrizzato.
La nuova generazione di tennisti azzurri potrebbe essere l'ultima speranza per il calcio italiano. Ma forse è già troppo tardi. Il Paese sta diventando sempre più un Paese di tennisti e sempre meno di calciatori. Forse lo siamo già.