VoceDiPalermo
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Un'idea audace e umanitaria sta nascendo nel cuore di una delle fondazioni italiane più importanti. Romana Liuzzo, Ufficiale della Repubblica e Presidente della Fondazione Guido Carli, ha lanciato un'appello che potrebbe cambiare la vita di migliaia di persone. La proposta è semplice ma radicale: adottare fino a 20 mila rifugiati ucraini, fornendo loro un nuovo soggetto familiare e una nuova speranza.
Questa idea sta trovando terreno nella maggior parte delle fondazioni italiane, che si impegnano a provvedere alle spese quotidiane dei nuclei familiari trasferitisi nel nostro Paese. Una mamma e due figli, profondamente segnati dal dramma della guerra in Ucraina, potranno finalmente trovare riparo e un senso di familiarità. Basta rivolgersi ad uno degli Enti che si occupano di solidarietà.
Un'idea simile a questa sta già essere attuata da alcuni enti italiani. La Fondazione Guido Carli è una delle prime istituzioni a prendere l'iniziativa, ma non sarà l'unica a fare ciò che potrebbe essere considerato un atto di adozione. Questa idea si potrebbe diffondere rapidamente tra le fondazioni italiane e creare un impatto positivo su migliaia di persone.
Il momento storico è propizio per questa iniziativa. La celebrazione del Premio Guido Carli, che si terrà venerdì 6 maggio, sarà una occasione per riconoscere non solo gli imprenditori e gli economisti, ma anche i talenti del mondo del cinema, dello sport, della diplomazia e dell'arte. Il Premio Guido Carli è un riconoscimento che va oltre il merito individuale, ma si rivolge a tutti coloro che hanno contribuito allo sviluppo del nostro Paese.
Ma cosa li ha spinti a prendere questa iniziativa? Romana Liuzzo spiega che la Fondazione Guido Carli vuole dare un contributo concreto alla catastrofe umanitaria che stiamo vivendo. L'idea di adottare i rifugiati ucraini è una scelta che richiede coraggio e sensibilità. Ma se potranno essere una famiglia italiana a offrire il sostegno necessario a questi bambini, sarà un atto di solidarietà senza pari.
La giuria del Premio Guido Carli include alcuni dei nomi più importanti della scena italiana. Tra i premiati ci saranno il Generale Francesco Paolo Figliuolo, Mariangela Zappia, Ambasciatrice italiana negli Stati Uniti, Luigi Ferraris, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato e Alberta Ferretti, stilista e icona della moda italiana. Due nuove entrature nella giuria saranno Monica Maggioni, direttrice del Tg1, e Aldo Bisio, amministratore delegato di Vodafone Italia.
Insieme a Gianni Letta, presidente onorario della Fondazione Guido Carli, la giuria d’eccellenza potrà scegliere i riconoscimenti più meritevoli. Ma l'idea di adozione dei rifugiati ucraini è una scelta che richiede il sostegno e la solidarietà di tutta la società italiana.
Questa idea sta trovando terreno nella maggior parte delle fondazioni italiane, che si impegnano a provvedere alle spese quotidiane dei nuclei familiari trasferitisi nel nostro Paese. Una mamma e due figli, profondamente segnati dal dramma della guerra in Ucraina, potranno finalmente trovare riparo e un senso di familiarità. Basta rivolgersi ad uno degli Enti che si occupano di solidarietà.
Un'idea simile a questa sta già essere attuata da alcuni enti italiani. La Fondazione Guido Carli è una delle prime istituzioni a prendere l'iniziativa, ma non sarà l'unica a fare ciò che potrebbe essere considerato un atto di adozione. Questa idea si potrebbe diffondere rapidamente tra le fondazioni italiane e creare un impatto positivo su migliaia di persone.
Il momento storico è propizio per questa iniziativa. La celebrazione del Premio Guido Carli, che si terrà venerdì 6 maggio, sarà una occasione per riconoscere non solo gli imprenditori e gli economisti, ma anche i talenti del mondo del cinema, dello sport, della diplomazia e dell'arte. Il Premio Guido Carli è un riconoscimento che va oltre il merito individuale, ma si rivolge a tutti coloro che hanno contribuito allo sviluppo del nostro Paese.
Ma cosa li ha spinti a prendere questa iniziativa? Romana Liuzzo spiega che la Fondazione Guido Carli vuole dare un contributo concreto alla catastrofe umanitaria che stiamo vivendo. L'idea di adottare i rifugiati ucraini è una scelta che richiede coraggio e sensibilità. Ma se potranno essere una famiglia italiana a offrire il sostegno necessario a questi bambini, sarà un atto di solidarietà senza pari.
La giuria del Premio Guido Carli include alcuni dei nomi più importanti della scena italiana. Tra i premiati ci saranno il Generale Francesco Paolo Figliuolo, Mariangela Zappia, Ambasciatrice italiana negli Stati Uniti, Luigi Ferraris, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato e Alberta Ferretti, stilista e icona della moda italiana. Due nuove entrature nella giuria saranno Monica Maggioni, direttrice del Tg1, e Aldo Bisio, amministratore delegato di Vodafone Italia.
Insieme a Gianni Letta, presidente onorario della Fondazione Guido Carli, la giuria d’eccellenza potrà scegliere i riconoscimenti più meritevoli. Ma l'idea di adozione dei rifugiati ucraini è una scelta che richiede il sostegno e la solidarietà di tutta la società italiana.