VoceDiGenova
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Le fondazioni italiane hanno un'opportunità di fare una vera e propria "adozione" delle migliaia di rifugiati ucraini che hanno trovato riparo nel nostro Paese. Il progetto, lanciato dalla Presidente della Fondazione Guido Carli, Romana Liuzzo, potrebbe essere messo in atto entro poche settimane e sarebbe un contributo significativo per la catastrofe umanitaria che stiamo vivendo.
L'idea è di coinvolgere tutte le ottomila fondazioni senza scopo di lucro esistenti in Italia, che si impegnano a coprire le spese quotidiane dei nuclei familiari ucraini costretti a lasciare la loro patria per via della guerra. Ciò avrebbe un impatto notevole sulle donne e sui bambini già profondamente segnati dal dramma, alleviando così parte della loro complicata quotidianità.
L'appello è rivolto ai vertici di tutte le fondazioni italiane, invitandole a dare un contributo concreto alle persone in difficoltà. La presidente Liuzzo ha invocato l'azione "in questo momento storico", richiamando l'anima umanista e il servizio allo Stato che era caratteristico dell'economista Guido Carli, nonché del suo ruolo di governatore di Bankitalia.
Il progetto è stato lanciato alla vigilia della celebrazione del Premio Guido Carli, che sarà assegnato il 6 maggio a 13 personaggi italiani eccezionali. L'edizione, che sarà straordinaria, prevede la presenza di talenti del mondo del cinema, dello sport, della diplomazia e dell'arte, tutti insigniti della Medaglia del Presidente della Repubblica.
Il progetto è un esempio di come il settore privato possa contribuire in maniera significativa alle cause umanitarie. Sarà interessante vedere se tutte le fondazioni italiane accetteranno l'invito e si impegnano a dare un contributo concreto alle persone in difficoltà.
L'idea è di coinvolgere tutte le ottomila fondazioni senza scopo di lucro esistenti in Italia, che si impegnano a coprire le spese quotidiane dei nuclei familiari ucraini costretti a lasciare la loro patria per via della guerra. Ciò avrebbe un impatto notevole sulle donne e sui bambini già profondamente segnati dal dramma, alleviando così parte della loro complicata quotidianità.
L'appello è rivolto ai vertici di tutte le fondazioni italiane, invitandole a dare un contributo concreto alle persone in difficoltà. La presidente Liuzzo ha invocato l'azione "in questo momento storico", richiamando l'anima umanista e il servizio allo Stato che era caratteristico dell'economista Guido Carli, nonché del suo ruolo di governatore di Bankitalia.
Il progetto è stato lanciato alla vigilia della celebrazione del Premio Guido Carli, che sarà assegnato il 6 maggio a 13 personaggi italiani eccezionali. L'edizione, che sarà straordinaria, prevede la presenza di talenti del mondo del cinema, dello sport, della diplomazia e dell'arte, tutti insigniti della Medaglia del Presidente della Repubblica.
Il progetto è un esempio di come il settore privato possa contribuire in maniera significativa alle cause umanitarie. Sarà interessante vedere se tutte le fondazioni italiane accetteranno l'invito e si impegnano a dare un contributo concreto alle persone in difficoltà.