VoceDiMessina
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La vicenda della famiglia del bosco, una volta per tutte, sta diventando un caso politico e mediatico. I giudici del Tribunale dei minorenni dell'Aquila hanno disposto la sospensione della patria potestà e l'allontanamento dei figli in una casa famiglia, scatenando una furia di critiche e minacce contro i magistrati.
Il ministero della Giustizia ha avviato gli accertamenti per valutare l'operato dei giudici, che potrebbero portare a una decisione del presidente Carlo Nordio. Ma la maggioranza dei consiglieri togati hanno avanzato all'Csm l'apertura di una pratica a tutela dei giudici, accusando i critici di "trascendere la legittima critica" e di colpire direttamente il loro operato.
L'attenzione del governo sul caso è ai massimi livelli. Il ministero dell'Istruzione ha confermato che sono state rispettate le norme sull'obbligo scolastico dei minori, contestata invece dai servizi sociali e anche dai magistrati abruzzesi.
Il clima al Tribunale dei minorenni è "sereno e tranquillo", ma la famiglia ha bisogno di una soluzione condivisa. L'avvocato Giovanni Angelucci sta lavorando per presentare il ricorso entro il 29 novembre, mentre la madre, Catherine, non rilascerà ulteriori dichiarazioni.
Il caso sta diventando un vero e proprio "boom" sui social, con petizioni online e trasmissioni televisive. Anche il sindaco di Palmoli sostiene pienamente la famiglia e il tribunale, mentre il vicepremier Matteo Salvini si impegna a proseguire per far tornare i bambini felici nella loro casa nel bosco.
La Lega sta anche coinvolgendo il caso, organizzando gazebo per raccogliere le firme contro la decisione dei giudici. E l'interrogazione della Commissione Europea sta aggiungendo ulteriore peso al caso.
In ogni caso, la famiglia del bosco ha bisogno di una soluzione condivisa e una risoluzione per far tornare i figli felici nella loro casa. Ma il clima è ancora teso e la vicenda resta aperta a tutti gli effetti.
Il ministero della Giustizia ha avviato gli accertamenti per valutare l'operato dei giudici, che potrebbero portare a una decisione del presidente Carlo Nordio. Ma la maggioranza dei consiglieri togati hanno avanzato all'Csm l'apertura di una pratica a tutela dei giudici, accusando i critici di "trascendere la legittima critica" e di colpire direttamente il loro operato.
L'attenzione del governo sul caso è ai massimi livelli. Il ministero dell'Istruzione ha confermato che sono state rispettate le norme sull'obbligo scolastico dei minori, contestata invece dai servizi sociali e anche dai magistrati abruzzesi.
Il clima al Tribunale dei minorenni è "sereno e tranquillo", ma la famiglia ha bisogno di una soluzione condivisa. L'avvocato Giovanni Angelucci sta lavorando per presentare il ricorso entro il 29 novembre, mentre la madre, Catherine, non rilascerà ulteriori dichiarazioni.
Il caso sta diventando un vero e proprio "boom" sui social, con petizioni online e trasmissioni televisive. Anche il sindaco di Palmoli sostiene pienamente la famiglia e il tribunale, mentre il vicepremier Matteo Salvini si impegna a proseguire per far tornare i bambini felici nella loro casa nel bosco.
La Lega sta anche coinvolgendo il caso, organizzando gazebo per raccogliere le firme contro la decisione dei giudici. E l'interrogazione della Commissione Europea sta aggiungendo ulteriore peso al caso.
In ogni caso, la famiglia del bosco ha bisogno di una soluzione condivisa e una risoluzione per far tornare i figli felici nella loro casa. Ma il clima è ancora teso e la vicenda resta aperta a tutti gli effetti.