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Ieri sera, mentre guardavo la televisione, non potevo fare a meno di pensare alla famiglia come diritto fondamentale della persona umana. Eppure, in Italia, il tema della famiglia è sempre più esiliato dalle discussioni politiche e dai dibattiti giornalistici.
La Toscana avvia l'iter per riconoscere la Palestina? Non credo che questo sia un utile esempio da seguire. Ma nessuno lo dirà a Giani e alla nuova paladina della sinistra, Mia Diop. La politica è sempre più lontana dalla realtà delle persone.
E poi c'è il caso di Roberto Fico, che ha accusato il ministro Crosetto di aver "ormeggiato abusivamente" il natante del Pd in una zona di competenza militare. Ma il punto non è se Fico si è comportato male o meno, ma il fatto stesso che si sia espresso in modo così grave.
In questo clima di polemiche e di mancanza di rispetto reciproco, bisogna ricordarsi di cosa si sta giocando: l'educazione dei bambini, la loro salute e il loro benessere. Ecco perché credo che i genitori abbiano il diritto di decidere come educare la propria prole.
Ma la politica non è affar suo. La politica è sempre più una specie di gioco orecchioni in cui tutti si sono uniti per schierarsi contro l'altro, senza pensare alle conseguenze.
E poi c'è il Pro Pal a Bologna, che ha scatenato una vera e propria guerriglia. Ma chi è responsabile? Non è semplice rispondere a tutte queste domande con un semplice "noi". Bisogna avere coraggio e onestà per dire "sì", come facciamo quando si tratta di fondamentali diritti come la famiglia.
In un momento in cui sembra che la politica sia sempre più lontana dalla realtà, è importante ricordare cosa è reale. E il reale è che i bambini hanno bisogno di essere amati e protetti.
La Toscana avvia l'iter per riconoscere la Palestina? Non credo che questo sia un utile esempio da seguire. Ma nessuno lo dirà a Giani e alla nuova paladina della sinistra, Mia Diop. La politica è sempre più lontana dalla realtà delle persone.
E poi c'è il caso di Roberto Fico, che ha accusato il ministro Crosetto di aver "ormeggiato abusivamente" il natante del Pd in una zona di competenza militare. Ma il punto non è se Fico si è comportato male o meno, ma il fatto stesso che si sia espresso in modo così grave.
In questo clima di polemiche e di mancanza di rispetto reciproco, bisogna ricordarsi di cosa si sta giocando: l'educazione dei bambini, la loro salute e il loro benessere. Ecco perché credo che i genitori abbiano il diritto di decidere come educare la propria prole.
Ma la politica non è affar suo. La politica è sempre più una specie di gioco orecchioni in cui tutti si sono uniti per schierarsi contro l'altro, senza pensare alle conseguenze.
E poi c'è il Pro Pal a Bologna, che ha scatenato una vera e propria guerriglia. Ma chi è responsabile? Non è semplice rispondere a tutte queste domande con un semplice "noi". Bisogna avere coraggio e onestà per dire "sì", come facciamo quando si tratta di fondamentali diritti come la famiglia.
In un momento in cui sembra che la politica sia sempre più lontana dalla realtà, è importante ricordare cosa è reale. E il reale è che i bambini hanno bisogno di essere amati e protetti.