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"Giustizia e politica si incontrano al Ponte dello Stretto"
La Corte dei Conti ha bocciato il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, causando l'ira dell'esecutivo. Il vicepremier Matteo Salvini ha promesso di andare avanti con la costruzione del ponte, definendo la sentenza della Corte "un grave danno per il Paese".
La decisione della Corte dei Conti non può essere oggetto di ricorso, ma il governo può presentare un'ulteriore richiesta di riesame. Se confermerà la propria contrarietà, la delibera diventa pienamente operativa, ma potrà incorrere in una responsabilità politica.
Il governo ha già avviato il processo per realizzare il progetto del Ponte sullo Stretto, e non è escluso che i magistrati utilizzino tutti i 30 giorni a disposizione. La decisione finale spetterà alle Sezioni riunite della Corte dei Conti.
La sentenza della Corte dei Conti è stata condannata anche dalla premier Giorgia Meloni, che ha definito il giudizio "un'ennesima invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento". La riforma costituzionale della giustizia e la riforma della Corte dei Conti sono state descritte come la risposta più adeguata a tale invadenza.
Le opposizioni al governo hanno condannato duramente le parole di Meloni, definendole "gravi". Il segretario del Pd Elly Schlein ha sottolineato che il vero obiettivo della riforma costituzionale è quello di dare al governo mani libere per mettersi al di sopra delle leggi e della Costituzione.
In sintesi, la sentenza della Corte dei Conti ha scatenato un dibattito politico acceso sull'importanza del progetto del Ponte sullo Stretto.
La Corte dei Conti ha bocciato il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, causando l'ira dell'esecutivo. Il vicepremier Matteo Salvini ha promesso di andare avanti con la costruzione del ponte, definendo la sentenza della Corte "un grave danno per il Paese".
La decisione della Corte dei Conti non può essere oggetto di ricorso, ma il governo può presentare un'ulteriore richiesta di riesame. Se confermerà la propria contrarietà, la delibera diventa pienamente operativa, ma potrà incorrere in una responsabilità politica.
Il governo ha già avviato il processo per realizzare il progetto del Ponte sullo Stretto, e non è escluso che i magistrati utilizzino tutti i 30 giorni a disposizione. La decisione finale spetterà alle Sezioni riunite della Corte dei Conti.
La sentenza della Corte dei Conti è stata condannata anche dalla premier Giorgia Meloni, che ha definito il giudizio "un'ennesima invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento". La riforma costituzionale della giustizia e la riforma della Corte dei Conti sono state descritte come la risposta più adeguata a tale invadenza.
Le opposizioni al governo hanno condannato duramente le parole di Meloni, definendole "gravi". Il segretario del Pd Elly Schlein ha sottolineato che il vero obiettivo della riforma costituzionale è quello di dare al governo mani libere per mettersi al di sopra delle leggi e della Costituzione.
In sintesi, la sentenza della Corte dei Conti ha scatenato un dibattito politico acceso sull'importanza del progetto del Ponte sullo Stretto.