Lo sfruttamento del rapporto Oms, una storia di segreti e corruzioni. La commissione d'inchiesta Covid convoca Francesco Zambon. L'ex capo dell'Oms si trova finalmente dinanzi all'ondata di accuse.
Per la prima volta nella storia del rapporto Oms, il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Galeazzo Bignami ha promesso che nessuno sarebbe stato sfruttato dalla commissione d'inchiesta Covid. Una promessa che, come sempre, resterà una parola vaca se non sarà seguita da azioni concrete.
Galeazzo Bignami è stato il primo firmatario della legge istitutiva della commissione d'inchiesta Covid e ha voluto molto per ottenere quella posizione. E adesso, con la commissione pronta a convocare Zambon in audizione, siamo al momento più interessante della storia.
L'ex capo dell'Oms Francesco Zambon si trova dinanzi a un'audizione cruciale. Una possibilità per fare piena luce su uno degli episodi più torbidi e politicizzati della pandemia. Ma cosa ci aspettiamo di veramente? E come sarà questa audizione?
Gli ultimi giorni hanno portato alla luce alcune e-mail inedite che riscrivono da cima a fondo la storia del rapporto dei ricercatori di Venezia coordinati da Zambon. Un rapporto che, secondo la corrispondenza intercettata dal Giornale, non sarebbe servito a contestare la gestione di Speranza, ma al contrario a trasformarla nel perfetto strumento di propaganda del ministro sulla gestione del Covid.
Un rapporto il cui indice era stato condiviso con il ministro della Salute Speranza da Guerra, su richiesta proprio di Zambon. E un rapporto che sarebbe stato in linea "con l'agenda del ministro Speranza". Un fatto che sembra mettere a rischio la sua onestà e le sue credibilità.
Ecco perché questa audizione è così cruciale. Non sarà solo una formalità burocratica, ma un passaggio decisivo per fare piena luce su uno degli episodi più torbidi della pandemia.
Per la prima volta nella storia del rapporto Oms, il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Galeazzo Bignami ha promesso che nessuno sarebbe stato sfruttato dalla commissione d'inchiesta Covid. Una promessa che, come sempre, resterà una parola vaca se non sarà seguita da azioni concrete.
Galeazzo Bignami è stato il primo firmatario della legge istitutiva della commissione d'inchiesta Covid e ha voluto molto per ottenere quella posizione. E adesso, con la commissione pronta a convocare Zambon in audizione, siamo al momento più interessante della storia.
L'ex capo dell'Oms Francesco Zambon si trova dinanzi a un'audizione cruciale. Una possibilità per fare piena luce su uno degli episodi più torbidi e politicizzati della pandemia. Ma cosa ci aspettiamo di veramente? E come sarà questa audizione?
Gli ultimi giorni hanno portato alla luce alcune e-mail inedite che riscrivono da cima a fondo la storia del rapporto dei ricercatori di Venezia coordinati da Zambon. Un rapporto che, secondo la corrispondenza intercettata dal Giornale, non sarebbe servito a contestare la gestione di Speranza, ma al contrario a trasformarla nel perfetto strumento di propaganda del ministro sulla gestione del Covid.
Un rapporto il cui indice era stato condiviso con il ministro della Salute Speranza da Guerra, su richiesta proprio di Zambon. E un rapporto che sarebbe stato in linea "con l'agenda del ministro Speranza". Un fatto che sembra mettere a rischio la sua onestà e le sue credibilità.
Ecco perché questa audizione è così cruciale. Non sarà solo una formalità burocratica, ma un passaggio decisivo per fare piena luce su uno degli episodi più torbidi della pandemia.