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"Morte silenziosa in un appartamento abbandonato: l'anziana mummificata dalla propria solitudine"
A San Giuliano Milanese, la morte di Celestina Vacchini, 90 anni, è stata scoperta in un modo macabro. L'ufficiale giudiziario si era recato nella sua abitazione per una procedura di pignoramento, ma trovò solo i resti ossei della donna, che era morta da anni senza che nessuno se ne fosse accorto.
La storia è quella di un'anziana donna che viveva in solitudine, al limite dell'abbandono. Celestina Vacchini non aveva parenti vicini e si era sposata mai. La sua casa indipendente sulla via Emilia era una sorta di esilio, dove vivere senza rapporti di vicinato.
La procedura per il pignoramento dei condominiali era iniziata quando Celestina aveva smesso di pagare le spese condominiali. Tuttavia, tutte le notifiche inviate al suo indirizzo erano sempre andate a vuoto. La donna era stata dichiarata irreperibile all'anagrafe solo nel 2023.
Il mattino del 21 ottobre, l'ufficiale giudiziario si presentò insieme a un fabbro e alla polizia locale per procedere con il pignoramento. Non ricevendo risposta, il fabbro forzò la porta e trovò solo i resti della donna. Celestina era vestita con abiti pesanti e un giubbotto, e il suo corpo era "mummificato" dalla propria solitudine.
La scoperta dei resti ossei fa pensare che la morte possa risalire a molti anni fa, forse addirittura decenni. La storia di Celestina Vacchini è una lezione sulla importanza della vicinanza e del contatto sociale, soprattutto per gli anziani.
La città di San Giuliano Milanese sembra aver perso traccia di questa donna, che aveva vissuto nella sua solitudine come se fosse stata scacciata dal mondo. Ma la morte è una fine senza sfumatura, e Celestina Vacchini non può essere dimenticata. La sua storia ci ricorda che la vita umana ha un valore indelebile e che ogni individuo merita di essere notato e ricordato.
A San Giuliano Milanese, la morte di Celestina Vacchini, 90 anni, è stata scoperta in un modo macabro. L'ufficiale giudiziario si era recato nella sua abitazione per una procedura di pignoramento, ma trovò solo i resti ossei della donna, che era morta da anni senza che nessuno se ne fosse accorto.
La storia è quella di un'anziana donna che viveva in solitudine, al limite dell'abbandono. Celestina Vacchini non aveva parenti vicini e si era sposata mai. La sua casa indipendente sulla via Emilia era una sorta di esilio, dove vivere senza rapporti di vicinato.
La procedura per il pignoramento dei condominiali era iniziata quando Celestina aveva smesso di pagare le spese condominiali. Tuttavia, tutte le notifiche inviate al suo indirizzo erano sempre andate a vuoto. La donna era stata dichiarata irreperibile all'anagrafe solo nel 2023.
Il mattino del 21 ottobre, l'ufficiale giudiziario si presentò insieme a un fabbro e alla polizia locale per procedere con il pignoramento. Non ricevendo risposta, il fabbro forzò la porta e trovò solo i resti della donna. Celestina era vestita con abiti pesanti e un giubbotto, e il suo corpo era "mummificato" dalla propria solitudine.
La scoperta dei resti ossei fa pensare che la morte possa risalire a molti anni fa, forse addirittura decenni. La storia di Celestina Vacchini è una lezione sulla importanza della vicinanza e del contatto sociale, soprattutto per gli anziani.
La città di San Giuliano Milanese sembra aver perso traccia di questa donna, che aveva vissuto nella sua solitudine come se fosse stata scacciata dal mondo. Ma la morte è una fine senza sfumatura, e Celestina Vacchini non può essere dimenticata. La sua storia ci ricorda che la vita umana ha un valore indelebile e che ogni individuo merita di essere notato e ricordato.