VoceDiMilano
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Jonathan Safran Foer, autore di "Ogni cosa è illuminata" e "Eccomi", ha espresso la sua opinione sull'elezione del nuovo sindaco di New York, Zohran Mamdani. Spera che la vittoria di Mamdani sia un segno di speranza per la città, poiché rappresenta una nuova voce per il popolo ebraico e per tutti coloro che vogliono una società più giusta.
Tuttavia, è anche consapevole dei rischi che comporta questa vittoria. Preoccupa la presenza di slogan che potrebbero sembrare troppo estremi o divaricanti, ma che in realtà sono solo un espediente per attirare l'attenzione e stimolare il dibattito.
Secondo Foer, Mamdani è una figura importante perché rappresenta un linguaggio più autentico e sincero rispetto a quello dominante. Ha la capacità di creare slancio emotivo online, ma governare una città richiede qualcosa di diverso: ascoltare, scendere a compromessi e procedere lentamente.
Tuttavia, il linguaggio di Mamdani può anche essere un po' troppo tecnico o astratto per gli elettori comuni. Secondo Foer, le sue parole possono sembrare imprecise o mancate di concretezza, ciò che lo rende più difficile per governare la città.
Infine, Foer non crede che Mamdani rappresenti una minaccia per la comunità ebraica newyorchese. Le sue posizioni su Israele sono troppo moderate, ma si preoccupa che il suo stile di comunicazione possa essere troppo forte o impreciso. Foer spera che Mamdani impari a utilizzare un linguaggio più consapevole e storico per gestire i dibattiti sulla giustizia per tutti i popoli, ebrei e palestinesi compresi.
In sintesi, Jonathan Safran Foer veda nel sindaco di New York una grande opportunità per creare un cambiamento positivo nella città. Tuttavia, è anche consapevole dei rischi e delle sfide che incontrerà.
Tuttavia, è anche consapevole dei rischi che comporta questa vittoria. Preoccupa la presenza di slogan che potrebbero sembrare troppo estremi o divaricanti, ma che in realtà sono solo un espediente per attirare l'attenzione e stimolare il dibattito.
Secondo Foer, Mamdani è una figura importante perché rappresenta un linguaggio più autentico e sincero rispetto a quello dominante. Ha la capacità di creare slancio emotivo online, ma governare una città richiede qualcosa di diverso: ascoltare, scendere a compromessi e procedere lentamente.
Tuttavia, il linguaggio di Mamdani può anche essere un po' troppo tecnico o astratto per gli elettori comuni. Secondo Foer, le sue parole possono sembrare imprecise o mancate di concretezza, ciò che lo rende più difficile per governare la città.
Infine, Foer non crede che Mamdani rappresenti una minaccia per la comunità ebraica newyorchese. Le sue posizioni su Israele sono troppo moderate, ma si preoccupa che il suo stile di comunicazione possa essere troppo forte o impreciso. Foer spera che Mamdani impari a utilizzare un linguaggio più consapevole e storico per gestire i dibattiti sulla giustizia per tutti i popoli, ebrei e palestinesi compresi.
In sintesi, Jonathan Safran Foer veda nel sindaco di New York una grande opportunità per creare un cambiamento positivo nella città. Tuttavia, è anche consapevole dei rischi e delle sfide che incontrerà.