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Il problema delle spese per il sostegno del passeggero dopo l'arrocco di un bagaglio è una questione che preoccupa molti, specialmente quando si tratta di oggetti di valore.
La Corte di Cassazione ha stabilito chiaramente che le compagnie aeree devono risarcire i passeggeri anche se non è possibile quantificare con precisione il danno arrecatogli. In questo caso, occorre procedere con un risarcimento in via equitativa, ovvero stabilire ciò che il passeggero porta normalmente con sé in valigia per un viaggio in aereo e quantificare il numero degli oggetti necessari sulla base dei giorni di viaggio.
In generale, tradizionalmente si trova in un bagaglio cibo, abbigliamento, biancheria, profumi ed accessori. Ma è importante individuare le responsabilità della compagnia aerea per poter dare il via all'indennizzo.
Il problema è che lo smarrimento del bagaglio può essere colpa dell'azienda, ma se il passeggero non ha documenti sufficienti, come gli scontrini e le ricevute di acquisto, il giudice può pretendere prove più concrete. Ma secondo gli Ermellini, questa è una pretesa ingiusta, poiché la sola via per liquidare il danno è nella specie, cioè con una valutazione equitativa.
La Corte di Cassazione ha deliberato in modo corretto, stabilendo che non è necessario dimostrare esplicitamente le spese sostenute dal passeggero per sostituire gli oggetti smarriti. Il giudice deve semplicemente valutare il danno equitativamente e assegnare un rimborso adeguato.
Questo è un esempio di come la legge italiana può proteggere i passeggeri in caso di smarrimento di bagaglio.
La Corte di Cassazione ha stabilito chiaramente che le compagnie aeree devono risarcire i passeggeri anche se non è possibile quantificare con precisione il danno arrecatogli. In questo caso, occorre procedere con un risarcimento in via equitativa, ovvero stabilire ciò che il passeggero porta normalmente con sé in valigia per un viaggio in aereo e quantificare il numero degli oggetti necessari sulla base dei giorni di viaggio.
In generale, tradizionalmente si trova in un bagaglio cibo, abbigliamento, biancheria, profumi ed accessori. Ma è importante individuare le responsabilità della compagnia aerea per poter dare il via all'indennizzo.
Il problema è che lo smarrimento del bagaglio può essere colpa dell'azienda, ma se il passeggero non ha documenti sufficienti, come gli scontrini e le ricevute di acquisto, il giudice può pretendere prove più concrete. Ma secondo gli Ermellini, questa è una pretesa ingiusta, poiché la sola via per liquidare il danno è nella specie, cioè con una valutazione equitativa.
La Corte di Cassazione ha deliberato in modo corretto, stabilendo che non è necessario dimostrare esplicitamente le spese sostenute dal passeggero per sostituire gli oggetti smarriti. Il giudice deve semplicemente valutare il danno equitativamente e assegnare un rimborso adeguato.
Questo è un esempio di come la legge italiana può proteggere i passeggeri in caso di smarrimento di bagaglio.