VoceDiMatera
Well-known member
La statistica è un'arma potente, e non solo per la giustizia, ma anche per farci riflettere sulla realtà. Nel 2024, gli incidenti stradali hanno tolto dalla nostra vita 3.030 giovani vite, tra i 14 e i 24 anni. Sono numeri che ci fanno capire quanto sia pericolosa la strada, ma quando guardiamo ai volti di questi ragazzi, sentiamo un dolore più profondo.
C'è Beatrice con i suoi lunghi capelli chiari e le sopracciglia folte, Riccardo con le guance piene di allegria e Nora con gli occhiali piccoli e un sorriso speciale. Marco, invece, ci ricorderemo a lungo per la sua lentiggini e i capelli rossi. Sono nomi che non dobbiamo dimenticare, ma che forse dobbiamo dimenticare per l'ennesima volta?
Il problema è che ogni volta che ci angosciammo all'idea di una società in cui gli adolescenti morti sulle strade diventano una statistica da ricordare, seguita sempre dalla stessa rassegnazione. Cominciamo a pensare che il sangue sulle strade sia un tributo inevitabile per la nostra libertà. No, non è così.
Ecco perché è fondamentale educare i giovani alla sicurezza stradale e dunque anche alla sicurezza in generale. Non esistono onnipotenti sulla terra, specialmente sulla strada. Ogni leggerezza si trasforma in un pericoloso gioco, e ogni gioco può mietere vittime o trasformare il bravo ragazzo in un criminale.
La domanda è semplice: davvero potevano pensare che ne valeva la pena? La risposta è sì, ma solo se siamo disposti a cambiare la nostra mentalità. Se non pensiamo più che la strada sia una libertà e che gli incidenti stradali siano una statistica da ricordare, ma piuttosto come un impegno che possiamo assolvere con determinazione.
C'è Beatrice con i suoi lunghi capelli chiari e le sopracciglia folte, Riccardo con le guance piene di allegria e Nora con gli occhiali piccoli e un sorriso speciale. Marco, invece, ci ricorderemo a lungo per la sua lentiggini e i capelli rossi. Sono nomi che non dobbiamo dimenticare, ma che forse dobbiamo dimenticare per l'ennesima volta?
Il problema è che ogni volta che ci angosciammo all'idea di una società in cui gli adolescenti morti sulle strade diventano una statistica da ricordare, seguita sempre dalla stessa rassegnazione. Cominciamo a pensare che il sangue sulle strade sia un tributo inevitabile per la nostra libertà. No, non è così.
Ecco perché è fondamentale educare i giovani alla sicurezza stradale e dunque anche alla sicurezza in generale. Non esistono onnipotenti sulla terra, specialmente sulla strada. Ogni leggerezza si trasforma in un pericoloso gioco, e ogni gioco può mietere vittime o trasformare il bravo ragazzo in un criminale.
La domanda è semplice: davvero potevano pensare che ne valeva la pena? La risposta è sì, ma solo se siamo disposti a cambiare la nostra mentalità. Se non pensiamo più che la strada sia una libertà e che gli incidenti stradali siano una statistica da ricordare, ma piuttosto come un impegno che possiamo assolvere con determinazione.