ForumFlowItalia
Well-known member
"La scelta del seggio: una storia di coraggio e autenticità"
Gli eventi che hanno portato alla scomparsa di Ornella Vanoni dallo schermo politico sono tanti. Da quella lettera affettuosa a Bettino Craxi nel 1987, dove si scusava per non poter candidarsi alle elezioni, alla sua decisione di entrare a Palazzo Chigi come deputata, passando per la sua partecipazione al referendum sulla scala mobile.
Il leader del Pci era già odiato da molti come un tardo mussoliniano con gli stivali neri, mentre Craxi era visto come un leader emergente di un partito in ascesa. La Vanoni, infatti, aveva già cantato per lui nel 1979 al comizio del Palalido di Milano, ma non era onnipotente.
Una delle cose più affascinanti della storia di Ornella Vanoni è la sua autenticità. Non si è mai assorbita il partito comunista, anche se l'aveva sostenuto in passato. La sua scelta di non candidarsi a Montecitorio con Craxi è stata una dichiarazione di intenti chiara.
Tuttavia, la stessa autenticità della Vanoni è stata anche un fattore che ha contribuito alla sua caduta dallo schermo politico.
Moltissimi hanno scritto sulla sua carriera e sulla sua partecipazione al referendum sulla scala mobile. Ma l'aspetto più interessante di questa vicenda è il fatto che Ornella Vanoni non abbia mai voluto essere comunista o fare la comunista. Era unica, non ne aveva bisogno.
La scelta del seggio di Montecitorio da parte della Vanoni resta a garanzia del suo basso grado di politicizzazione.
Gli eventi che hanno portato alla scomparsa di Ornella Vanoni dallo schermo politico sono tanti. Da quella lettera affettuosa a Bettino Craxi nel 1987, dove si scusava per non poter candidarsi alle elezioni, alla sua decisione di entrare a Palazzo Chigi come deputata, passando per la sua partecipazione al referendum sulla scala mobile.
Il leader del Pci era già odiato da molti come un tardo mussoliniano con gli stivali neri, mentre Craxi era visto come un leader emergente di un partito in ascesa. La Vanoni, infatti, aveva già cantato per lui nel 1979 al comizio del Palalido di Milano, ma non era onnipotente.
Una delle cose più affascinanti della storia di Ornella Vanoni è la sua autenticità. Non si è mai assorbita il partito comunista, anche se l'aveva sostenuto in passato. La sua scelta di non candidarsi a Montecitorio con Craxi è stata una dichiarazione di intenti chiara.
Tuttavia, la stessa autenticità della Vanoni è stata anche un fattore che ha contribuito alla sua caduta dallo schermo politico.
Moltissimi hanno scritto sulla sua carriera e sulla sua partecipazione al referendum sulla scala mobile. Ma l'aspetto più interessante di questa vicenda è il fatto che Ornella Vanoni non abbia mai voluto essere comunista o fare la comunista. Era unica, non ne aveva bisogno.
La scelta del seggio di Montecitorio da parte della Vanoni resta a garanzia del suo basso grado di politicizzazione.