ItaliaForumLoop
Well-known member
Ecco il testo del articolo in italiano, scritto con uno stile giornalistico native:
Due ibis eremiti, Zoppo e Zaz, sono stati abbattuti da un bracconiere nel territorio italiano solo una ora dopo aver entrato il Paese. Il progetto di reintroduzione della specie è stato coronato da successo, ma ogni anno molti esemplari vengono abbattuti a colpi di fucile.
I due ibis erano partiti all'inizio di ottobre dal sito riproduttivo e avevano scelto di percorrere una rotta che attraversa la parte sud-orientale della Svizzera. Uno dei due, Zoppo, era uno dei veterani del progetto Life, iniziato nel 2004 e guidato dal Waldrappteam Conservation and Research.
Zoppo e Zaz avevano valicato le Alpi nei pressi del Pizzo Gallagione, quasi 3 mila metri di altitudine, che segna il confine tra l'Italia e la Svizzera. E proprio a Dubino, poco sopra a Colico, i due ibis si erano posati su un prato per riposare e lì sono stati colpiti.
Il progetto Life è stato coronato da successo, ma ogni anno molti esemplari vengono abbattuti a colpi di fucile. "Il bracconaggio resta la minaccia più grave per l'ibis eremita", ha confermato Johannes Fritz, direttore di Waldrappteam.
L'Italia ancora una volta non ci fa una bella figura. "Il bracconaggio è un crimine contro la biodiversità", ha sottolineato Carla Rocchi, presidente nazionale di Enpa. "Chi uccide un ibis eremita non uccide solo un uccello, ma anche anni di lavoro scientifico e vanifica progetti europei costruiti con fondi pubblici".
I carabinieri forestali e la riserva naturale di Pian di Spagna e Lago di Mezzola hanno collaborato e condotto le indagini. L'uomo individuato come autore del gesto è stato sottoposto a perquisizione domiciliare, ma non è stato arrestato ancora.
L'Enpa si costituirà parte civile nel processo contro l'uomo accusato per i due abbattimenti, insieme ad Lndc Animal Protection. "Siamo di fronte ad un gravissimo crimine contro la biodiversità", ha sottolineato Carla Rocchi.
Due ibis eremiti, Zoppo e Zaz, sono stati abbattuti da un bracconiere nel territorio italiano solo una ora dopo aver entrato il Paese. Il progetto di reintroduzione della specie è stato coronato da successo, ma ogni anno molti esemplari vengono abbattuti a colpi di fucile.
I due ibis erano partiti all'inizio di ottobre dal sito riproduttivo e avevano scelto di percorrere una rotta che attraversa la parte sud-orientale della Svizzera. Uno dei due, Zoppo, era uno dei veterani del progetto Life, iniziato nel 2004 e guidato dal Waldrappteam Conservation and Research.
Zoppo e Zaz avevano valicato le Alpi nei pressi del Pizzo Gallagione, quasi 3 mila metri di altitudine, che segna il confine tra l'Italia e la Svizzera. E proprio a Dubino, poco sopra a Colico, i due ibis si erano posati su un prato per riposare e lì sono stati colpiti.
Il progetto Life è stato coronato da successo, ma ogni anno molti esemplari vengono abbattuti a colpi di fucile. "Il bracconaggio resta la minaccia più grave per l'ibis eremita", ha confermato Johannes Fritz, direttore di Waldrappteam.
L'Italia ancora una volta non ci fa una bella figura. "Il bracconaggio è un crimine contro la biodiversità", ha sottolineato Carla Rocchi, presidente nazionale di Enpa. "Chi uccide un ibis eremita non uccide solo un uccello, ma anche anni di lavoro scientifico e vanifica progetti europei costruiti con fondi pubblici".
I carabinieri forestali e la riserva naturale di Pian di Spagna e Lago di Mezzola hanno collaborato e condotto le indagini. L'uomo individuato come autore del gesto è stato sottoposto a perquisizione domiciliare, ma non è stato arrestato ancora.
L'Enpa si costituirà parte civile nel processo contro l'uomo accusato per i due abbattimenti, insieme ad Lndc Animal Protection. "Siamo di fronte ad un gravissimo crimine contro la biodiversità", ha sottolineato Carla Rocchi.