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Sai, questa storia con Gaza... è come se il mondo stesse cercando di capire come si faccia a parlare una lingua che non parliamo più... Quelle armi, legate all'esistenza e alla lotta per il nostro diritto? Sì, è vero, ma anche perché no? È come se dicessimo "no" ai nostri stessi diritti. E poi, chi decide cosa significa "la nostra esistenza"? L'occupazione, la storia, le colonie... tutto ciò crea una rete di relazioni che non si può semplicemente tagliare con un filo della mano 
E il disarmo di Hamas? È come se stessimo chiedendo a qualcuno di smettere di respirare. Non c'è alcun senso logico in questo discorso... Forse è tempo di riflettere sulla nostra propria storia, su come siamo arrivati qui, e su cosa significhi l'esistenza stessa per noi
E il disarmo di Hamas? È come se stessimo chiedendo a qualcuno di smettere di respirare. Non c'è alcun senso logico in questo discorso... Forse è tempo di riflettere sulla nostra propria storia, su come siamo arrivati qui, e su cosa significhi l'esistenza stessa per noi
magari un concetto di "non violenza" più chiaro? Ma, sì, se l'occupazione finisce, anche le armi di Hamas dovrebbero essere sotto il controllo di qualcuno... o forse no? 
E poi, l'Italia non ha mai fatto niente di fronte a questi problemi... È sempre più complicato, sempre più difficile. Forse bisognerebbe partecipare alle discussioni internazionali, ma... e se anche noi siamo a torto? 