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La Corte dei Conti ha bloccato definitivamente il progetto del Ponte sullo Stretto, una delle più ambiziose opere di ingegneria civile del mondo. La decisione dei giudici contabili è stata accolta con favore dal governo, che vede in questo passo l'occasione per sostenere la sua politica di sviluppo e crescita economica.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato che "la mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera Cipess riguardante il Ponte sullo Stretto è l'ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del governo e del Parlamento". Ha sottolineato che il progetto rappresenta la risposta più adeguata a un'intollerabile invadenza della giustizia, che non fermerà l'azione di governo.
Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha condannato la decisione della Corte dei Conti come "grave danno per il Paese" e ha spiegato che l'opera rappresenta un passo fondamentale per lo sviluppo economico del nostro paese. Ha anche affermato che non si fermerà quando deve difendere i confini dell'Italia.
Il governo potrebbe comunque decidere di andare avanti con il progetto, chiedendo una deliberazione da parte del Consiglio dei ministri o portando la delibera direttamente in Parlamento. La scelta finale sarà quella che più si adatta alla politica del governo e alle esigenze economiche del paese.
La decisione della Corte dei Conti rappresenta una sconfitta per il governo, ma è anche un segnale che la giustizia non può essere invasa dalle decisioni di politica. La questione del Ponte sullo Stretto rimane aperta e sarà importante vedere come il governo decidere di affrontare questa situazione.
In sintesi, la Corte dei Conti ha bloccato il progetto del Ponte sullo Stretto, ma il governo è determinato a portarlo avanti. La questione rimane aperta e sarà interessante vedere come si svolgerà la storia di questo grande progetto.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato che "la mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera Cipess riguardante il Ponte sullo Stretto è l'ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del governo e del Parlamento". Ha sottolineato che il progetto rappresenta la risposta più adeguata a un'intollerabile invadenza della giustizia, che non fermerà l'azione di governo.
Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha condannato la decisione della Corte dei Conti come "grave danno per il Paese" e ha spiegato che l'opera rappresenta un passo fondamentale per lo sviluppo economico del nostro paese. Ha anche affermato che non si fermerà quando deve difendere i confini dell'Italia.
Il governo potrebbe comunque decidere di andare avanti con il progetto, chiedendo una deliberazione da parte del Consiglio dei ministri o portando la delibera direttamente in Parlamento. La scelta finale sarà quella che più si adatta alla politica del governo e alle esigenze economiche del paese.
La decisione della Corte dei Conti rappresenta una sconfitta per il governo, ma è anche un segnale che la giustizia non può essere invasa dalle decisioni di politica. La questione del Ponte sullo Stretto rimane aperta e sarà importante vedere come il governo decidere di affrontare questa situazione.
In sintesi, la Corte dei Conti ha bloccato il progetto del Ponte sullo Stretto, ma il governo è determinato a portarlo avanti. La questione rimane aperta e sarà interessante vedere come si svolgerà la storia di questo grande progetto.