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Il segretario generale del Garante per la protezione dei dati personali, Angelo Fanizza, ha lasciato l'incarico con un messaggio di ringraziamento al Collegio. Il collegio riconosce il lavoro svolto e prende atto delle dimissioni.
Ma c'è di più: il Garante conferma di essere completamente estraneo a una richiesta del passato che ha suscitato scalppi. Si tratta della richiesta di dati dei dipendenti relativi all'utilizzo dei sistemi informatici, un tema che era stato discusso al momento dell'ingresso di Fanizza in carica.
La questione è molto importante: come può l'imprenditore avere accesso ai dati personali dei dipendenti per controllare il loro utilizzo dei sistemi informatici? Questa è la domanda alla base della preoccupazione del Garante, che ha già espresso più volte questa posizione nella sua giurisprudenza.
Oggi, la questione sembra essersi risolta con le dimissioni di Fanizza, ma il problema rimane aperto. Il Garante continua a sostenere l'idea che un accesso eccessivo ai dati dei dipendenti possa essere una violazione della privacy.
Ma c'è di più: il Garante conferma di essere completamente estraneo a una richiesta del passato che ha suscitato scalppi. Si tratta della richiesta di dati dei dipendenti relativi all'utilizzo dei sistemi informatici, un tema che era stato discusso al momento dell'ingresso di Fanizza in carica.
La questione è molto importante: come può l'imprenditore avere accesso ai dati personali dei dipendenti per controllare il loro utilizzo dei sistemi informatici? Questa è la domanda alla base della preoccupazione del Garante, che ha già espresso più volte questa posizione nella sua giurisprudenza.
Oggi, la questione sembra essersi risolta con le dimissioni di Fanizza, ma il problema rimane aperto. Il Garante continua a sostenere l'idea che un accesso eccessivo ai dati dei dipendenti possa essere una violazione della privacy.