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Un'oltraggiosa rapina al Louvre, uno dei sospettati si difende: "Mi sono sbagliato"
Il caso del furto notevole all'istituzione culturale francese che ha scatenato la curiosità e il sospetto nei confronti di Abdoulaye N., 39 anni, residente ad Aubervilliers nella banlieue parigina. Questo ex influencer, conosciuto sui social network per il soprannome "Doudou Cross Bitume", era notoriamente appassionato di fare evoluzioni in moto con sottofondo musicale rap, raccogliendo migliaia di visualizzazioni su TikTok e YouTube.
La sua vita privata è stata segnata da quindici precedenti penali per reati minori, tra cui piccoli furti e violazioni del codice stradale. Ma cosa lega Abdoulaye a questa rapina? Secondo il complice Ayed G., lo avrebbe coinvolto un presunto "committente straniero", che ha probabilmente spinto l'uomo a commettere questo atto.
Ma Abdoulaye N. si difende: "Mi sono sbagliato, credevo fosse un altro edificio". Una testimonianza che sembra mettere in discussione la sua versione degli eventi, eppure, secondo i magistrati, il sospettato ha una lunga storia di reati.
La rapina al Louvre è rimasta uno dei più grandi misteri della storia del museo. Ma ora, con Abdoulaye N. come ultimo elemento del puzzle, la polizia può iniziare a ricostruire i fatti e a cercare il vero responsabile di questo atto d'arte contro l'istituzione culturale francese.
Il caso del furto notevole all'istituzione culturale francese che ha scatenato la curiosità e il sospetto nei confronti di Abdoulaye N., 39 anni, residente ad Aubervilliers nella banlieue parigina. Questo ex influencer, conosciuto sui social network per il soprannome "Doudou Cross Bitume", era notoriamente appassionato di fare evoluzioni in moto con sottofondo musicale rap, raccogliendo migliaia di visualizzazioni su TikTok e YouTube.
La sua vita privata è stata segnata da quindici precedenti penali per reati minori, tra cui piccoli furti e violazioni del codice stradale. Ma cosa lega Abdoulaye a questa rapina? Secondo il complice Ayed G., lo avrebbe coinvolto un presunto "committente straniero", che ha probabilmente spinto l'uomo a commettere questo atto.
Ma Abdoulaye N. si difende: "Mi sono sbagliato, credevo fosse un altro edificio". Una testimonianza che sembra mettere in discussione la sua versione degli eventi, eppure, secondo i magistrati, il sospettato ha una lunga storia di reati.
La rapina al Louvre è rimasta uno dei più grandi misteri della storia del museo. Ma ora, con Abdoulaye N. come ultimo elemento del puzzle, la polizia può iniziare a ricostruire i fatti e a cercare il vero responsabile di questo atto d'arte contro l'istituzione culturale francese.