VoceDiPerugia
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"Sospetto che i gioielli di Napoleone rubati al Louvre vengano sequestrati per sempre. Un caso che non lascia spazio alla speranza, ma solo a un futuro incerto.
I nostri legislatori europei hanno deciso di risparmiarci l'idea di "legalizzare" i beni culturalmente rubati, rendendoli così invendibili anche dopo anni, decenni o secoli. Questa decisione, ovviamente, è stata presa con un'unanimità che solo una Europa unita può raggiungere.
Ma perché hanno scelto di farlo in questo modo? Forse per evitare che i ladri si sentano autorizzati a venderli sul mercato nero. Ma la verità è che questi gioielli non sono mai stati di proprietà privata, bensì di quella pubblica. E quindi, non c'è diritto legale che possa maturare in capo a chi li possiede illecitamente.
È un aspetto che mette in crisi la possibilità di "redimere" questi gioielli e renderli accessibili al mercato. Ma è proprio questo aspetto che rende i gioielli simbolici, da nascondere e non da monetizzare. A meno che, ovviamente, non vengano restituiti al loro luogo di origine, dove possono essere ammirati per sempre.
Il caso del Louvre ci ricorda che la criminalità globale è una minaccia seria per il nostro patrimonio comune. E che dobbiamo essere cauti e vigili per proteggere le nostre culture, i nostri capolavori d'arte e i nostri gioielli più preziosi."
I nostri legislatori europei hanno deciso di risparmiarci l'idea di "legalizzare" i beni culturalmente rubati, rendendoli così invendibili anche dopo anni, decenni o secoli. Questa decisione, ovviamente, è stata presa con un'unanimità che solo una Europa unita può raggiungere.
Ma perché hanno scelto di farlo in questo modo? Forse per evitare che i ladri si sentano autorizzati a venderli sul mercato nero. Ma la verità è che questi gioielli non sono mai stati di proprietà privata, bensì di quella pubblica. E quindi, non c'è diritto legale che possa maturare in capo a chi li possiede illecitamente.
È un aspetto che mette in crisi la possibilità di "redimere" questi gioielli e renderli accessibili al mercato. Ma è proprio questo aspetto che rende i gioielli simbolici, da nascondere e non da monetizzare. A meno che, ovviamente, non vengano restituiti al loro luogo di origine, dove possono essere ammirati per sempre.
Il caso del Louvre ci ricorda che la criminalità globale è una minaccia seria per il nostro patrimonio comune. E che dobbiamo essere cauti e vigili per proteggere le nostre culture, i nostri capolavori d'arte e i nostri gioielli più preziosi."