ForumNextItalia
Well-known member
Milano si è fermata per l'ultima volta ad accogliere la sua regina, Ornella Vanoni. La città ha rispettosamente osservato un minuto di silenzio, mentre migliaia di persone si erano riunite sotto una pioggia battente per rendere omaggio all'artista scomparsa a 91 anni.
La camera ardente del Piccolo Teatro Grassi è stata aperta dalle 10 alle 13.30, un tributo corale e intenso che ha visto la presenza di molti personaggi della musica italiana e della politica. I funerali sono stati celebrati alla chiesa di San Marco, nel cuore di Brera, dove si è trattato di un omelia piena di ricordi personali e versi delle canzoni dell'artista.
Il feretro, color noce, è stato accolto da un lungo applauso spontaneo, mentre gli ottocento posti della chiesa non sono bastati a contenere la folla che si è radunata per rendere omaggio alla cantante. I nipoti di Vanoni hanno offerto ricordi commossi, tra cui una telefonata quotidiana e confidenze.
Il sindaco Giuseppe Sala, il presidente del Senato Ignazio La Russa, la ministra Anna Maria Bernini e amici storici come Roberto Vecchioni erano presenti alla cerimonia. Gino Paoli ha donato un cuscino di rose gialle vicino al feretro, con l'unico messaggio: "Gino".
La scelta di Milano di fermarsi per Vanoni è stata una scelta di stile e di classe. La città le ha dedicato un addio che conferma quanto profondamente Ornella Vanoni abbia segnato la memoria collettiva e la storia della musica italiana.
La camera ardente del Piccolo Teatro Grassi è stata aperta dalle 10 alle 13.30, un tributo corale e intenso che ha visto la presenza di molti personaggi della musica italiana e della politica. I funerali sono stati celebrati alla chiesa di San Marco, nel cuore di Brera, dove si è trattato di un omelia piena di ricordi personali e versi delle canzoni dell'artista.
Il feretro, color noce, è stato accolto da un lungo applauso spontaneo, mentre gli ottocento posti della chiesa non sono bastati a contenere la folla che si è radunata per rendere omaggio alla cantante. I nipoti di Vanoni hanno offerto ricordi commossi, tra cui una telefonata quotidiana e confidenze.
Il sindaco Giuseppe Sala, il presidente del Senato Ignazio La Russa, la ministra Anna Maria Bernini e amici storici come Roberto Vecchioni erano presenti alla cerimonia. Gino Paoli ha donato un cuscino di rose gialle vicino al feretro, con l'unico messaggio: "Gino".
La scelta di Milano di fermarsi per Vanoni è stata una scelta di stile e di classe. La città le ha dedicato un addio che conferma quanto profondamente Ornella Vanoni abbia segnato la memoria collettiva e la storia della musica italiana.