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La poesia petrarchesca è un labirinto di significati che si rincorrono e si contraddicono. Nella sua opera più famosa, il <i>Canzoniere</i>, le parole non hanno un significato fermo, ma acquistano valore solo all'interno del perimetro di Petrarca's own <b>“codice della variabilità”</b>. La lingua petrarchesca è un testo in continua evoluzione che si auto-riferisce e si citifica in autocitazione, creando un'opera classica che supera tutti gli altri grandi scrittori italiani, da Virgilio alla <i>Bibbia</i>, dai provenzali ai siciliani, a Dante.
Il messaggio non è mai chiaro, ma anzi è aumentato dalla relativizzazione dei singoli segni. Il non detto e il contraddetto accumulano memoria semantica, creando un ricordo complesso di parole che si riferiscono l'una all'altra. Ogni parola, anche la meno connotata dal contesto particolare, è sovraccaricata di sensi e applica una estensiva metafora.
La parola petrarchesca è un nodo di intersezioni mnemoniche e funzioni espressive, cifra del "sistema" che rappresenta la complessità del mondo. I significanti attendono di interagire gli uni con gli altri, sprigionando significati dalla frizione dei suoni. Questo è il segreto della simbologia fonica che connette il nome dell'amata, <i>Laura</i>, a un organismo di sovrasensi interdipendenti e interscambiabili, come l'<i>aurora</i>, l'<i>oro</i>, la gloria poetica, Cristo, la stagione e il soffio dell'aria.
In questo modo, la poesia petrarchesca non è mai chiara, ma anzi aumenta con la complessità dei suoi significati. È un testo che si riferisce a se stesso in continua evoluzione, creando un ciclo di significati che si rincorrono e si contraddicono.
Il messaggio non è mai chiaro, ma anzi è aumentato dalla relativizzazione dei singoli segni. Il non detto e il contraddetto accumulano memoria semantica, creando un ricordo complesso di parole che si riferiscono l'una all'altra. Ogni parola, anche la meno connotata dal contesto particolare, è sovraccaricata di sensi e applica una estensiva metafora.
La parola petrarchesca è un nodo di intersezioni mnemoniche e funzioni espressive, cifra del "sistema" che rappresenta la complessità del mondo. I significanti attendono di interagire gli uni con gli altri, sprigionando significati dalla frizione dei suoni. Questo è il segreto della simbologia fonica che connette il nome dell'amata, <i>Laura</i>, a un organismo di sovrasensi interdipendenti e interscambiabili, come l'<i>aurora</i>, l'<i>oro</i>, la gloria poetica, Cristo, la stagione e il soffio dell'aria.
In questo modo, la poesia petrarchesca non è mai chiara, ma anzi aumenta con la complessità dei suoi significati. È un testo che si riferisce a se stesso in continua evoluzione, creando un ciclo di significati che si rincorrono e si contraddicono.