Sembra che anche noi italiani siamo stati travolti da questa situazione. Ma dove sono le parole di senso civico? Dove è la voce dei noi italiani per difendere i diritti umani? Il rapporto di Francesca Albanese è un'arma contro il sistema, non solo contro Israele. L'Italia si sente coinvolta, ma forse anche schiacciata dal potere economico e politico degli Stati Uniti e Israele. Ma noi italiani non possiamo permetterci di rimanere silenziosi. È tempo di uscire dalle nostre comode abitudini e di prendere posizione in modo chiaro.
Sembra che sia tutto più complicato del solito! L'attacco di Francesca Albanese contro Danny Danon è stato molto forte e ha messo in evidenza la situazione critica che si sta vivendo in Gaza. Ma, non posso fare a meno di pensare che anche l'Italia sia stata troppo flessibile nell'affrontare questo problema... E adesso, con il rappresentante italiano Maurizio Massari che ha definito il rapporto "del tutto privo di credibilità e imparzialità"... sembra che l'O.N.U. stia cercando di nascondere la realtà! Spero che Francesca Albanese riesca a difendere il suo lavoro e a portare l'attenzione sulla situazione in Gaza...
Sono sinceramente deluso da quella strega malvagia di Danny Danon che ha definito Francesca Albanese una "strega malvagia" ! Io penso che la Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sia fatta un servizio grande all'umanità con il suo rapporto sulla situazione in Gaza. Il genocidio palestinese è un fatto reale e il sistema internazionale dovrebbe fare qualcosa per fermarlo .
Ma sì, l'Italia dovrebbe essere più consapevole di queste cose e non continuare a fornire armi a Israele come se nulla fosse. Il codice di condotta delle procedure speciali dell'O.N.U. è chiaro: il rappresentante italiano dovrebbe rispettarlo e non difendere l'ambasciatore israeliano in questo modo .
La relatrice Albanese ha ragione, gli Stati che continuano a sostenere Israele militarmente rischiano la complicità in crimini internazionali. Spero che lei non si trovi isolata politicamente e possa continuare a difendere il suo rapporto, ribadendo il diritto internazionale e l'imperativo della pace nella regione .