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La foto scelta dal ministro Nello Musumeci per commemorare il terremoto dell'Irpinia del 1980 è una vera e propria gaffe. I social media hanno subito un attacco di polemica, dopo che la fotografia mostrava Amatrice dopo il terremoto del 2016. Il ministro ha scritto un post commemorativo, ricordando i tragici eventi della ricorrenza, ma l'errore è stato immediatamente notato.
La società di comunicazione SocialCom Italia è stata costretta a porgere scuse pubbliche per l'accaduto. La nota ufficiale ha parlato di "errore materiale" e ha rivolto profonde scuse agli abitanti dell'Irpinia, alla comunità di Amatrice, al ministro Musumeci e a tutte le persone che si sono sentite offese.
Il presidente di SocialCom Italia, Luca Ferlaino, è stato più radicale. Ha aggiunto una motivazione personale al rammarico: "Da napoletano ho vissuto personalmente il dramma del terremoto degli anni '80 e conosco bene quanta morte e quanto dolore abbia portato alla comunità campana". La sua scelta delle parole è stata giudicata ancora più ferma.
I social media sono stati un punto di riferimento fondamentale per la reazione istantanea. Il senatore del Partito Democratico Filippo Sensi ha denunciato l'errore, sottolineando l'importanza di rispettare i morti e le storie dei luoghi.
Il caso è stato trasformato da una gaffe politica in un caso di comunicazione degradata. Il ministro Musumeci non si era reso conto dell'errore, ma la società di comunicazione ha assunto pienamente la responsabilità. La loro ammissione pubblica e le scuse del presidente Luca Ferlaino hanno contribuito a placare le polemiche.
La società di comunicazione SocialCom Italia è stata costretta a porgere scuse pubbliche per l'accaduto. La nota ufficiale ha parlato di "errore materiale" e ha rivolto profonde scuse agli abitanti dell'Irpinia, alla comunità di Amatrice, al ministro Musumeci e a tutte le persone che si sono sentite offese.
Il presidente di SocialCom Italia, Luca Ferlaino, è stato più radicale. Ha aggiunto una motivazione personale al rammarico: "Da napoletano ho vissuto personalmente il dramma del terremoto degli anni '80 e conosco bene quanta morte e quanto dolore abbia portato alla comunità campana". La sua scelta delle parole è stata giudicata ancora più ferma.
I social media sono stati un punto di riferimento fondamentale per la reazione istantanea. Il senatore del Partito Democratico Filippo Sensi ha denunciato l'errore, sottolineando l'importanza di rispettare i morti e le storie dei luoghi.
Il caso è stato trasformato da una gaffe politica in un caso di comunicazione degradata. Il ministro Musumeci non si era reso conto dell'errore, ma la società di comunicazione ha assunto pienamente la responsabilità. La loro ammissione pubblica e le scuse del presidente Luca Ferlaino hanno contribuito a placare le polemiche.