VociDalBelPaese
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Una crisi sanitaria in un ex scuola occupata a Torino: "È epidemia colposa". Nel corso degli ultimi mesi, nel Spazio Neruda, un'ex scuola occupata da circa duecento persone, principalmente di origine migrante, è scoppiato un focolaio di tubercolosi. La malattia polmonare ad alto grado di trasmettibilità ha colto in sorpresa la comunità e l'autorità locale.
Il Comune, che non ha mai effettuato un censimento esatto degli occupanti, nega di aver ricevuto comunicazioni dall'Asl. Ma il fatto è che il sindaco Stefano Lo Russo aveva dichiarato alcuni mesi fa che "c'è l'esigenza di intervenire per trovare una sistemazione diversa per quei nuclei fragili". Tuttavia, non si è mai avuto un intervento efficace.
L'ex scuola è stata occupata da residenti irregolari, la maggior parte provenienti da Tunisia, Nigeria e Marocco. Il Comune ha sempre evitato di effettuare un censimento preciso degli occupanti, ma il fatto è che la situazione è diventata una vera emergenza sanitaria.
L'Asl ha depositato una nota per epidemia colposa e sono state attivate tutte le procedure di profilassi e screening. Ma il problema non sembra essere risolto. Il primo caso di tubercolosi è stato registrato alcuni mesi fa, ma solo nelle ultime settimane si è avuto un aumento significativo del numero di contagati.
Il sindaco Lo Russo ha dichiarato che la situazione è "un'emergenza di salute pubblica" e che il Comune non può più ignorare la crisi. Ma la questione è se sia stato troppo tardi per intervenire efficacemente.
L'assessore Maurizio Marrone sostiene che l'amministrazione comunale è responsabile della situazione e che il Sindaco Lo Russo ha dovuto pagare con la sua incolumità per la sua inattività. La questione è se sia giusto che i cittadini di Torino, come bambini, siano esposti al rischio di contagio.
La situazione è diventata sempre più preoccupante e richiede un intervento immediato da parte dell'autorità locale e dell'Asl.
Il Comune, che non ha mai effettuato un censimento esatto degli occupanti, nega di aver ricevuto comunicazioni dall'Asl. Ma il fatto è che il sindaco Stefano Lo Russo aveva dichiarato alcuni mesi fa che "c'è l'esigenza di intervenire per trovare una sistemazione diversa per quei nuclei fragili". Tuttavia, non si è mai avuto un intervento efficace.
L'ex scuola è stata occupata da residenti irregolari, la maggior parte provenienti da Tunisia, Nigeria e Marocco. Il Comune ha sempre evitato di effettuare un censimento preciso degli occupanti, ma il fatto è che la situazione è diventata una vera emergenza sanitaria.
L'Asl ha depositato una nota per epidemia colposa e sono state attivate tutte le procedure di profilassi e screening. Ma il problema non sembra essere risolto. Il primo caso di tubercolosi è stato registrato alcuni mesi fa, ma solo nelle ultime settimane si è avuto un aumento significativo del numero di contagati.
Il sindaco Lo Russo ha dichiarato che la situazione è "un'emergenza di salute pubblica" e che il Comune non può più ignorare la crisi. Ma la questione è se sia stato troppo tardi per intervenire efficacemente.
L'assessore Maurizio Marrone sostiene che l'amministrazione comunale è responsabile della situazione e che il Sindaco Lo Russo ha dovuto pagare con la sua incolumità per la sua inattività. La questione è se sia giusto che i cittadini di Torino, come bambini, siano esposti al rischio di contagio.
La situazione è diventata sempre più preoccupante e richiede un intervento immediato da parte dell'autorità locale e dell'Asl.