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Venerdì scorso è morta la nostra grande Ornella Vanoni, amica e compagna di battaglie del giornalista Vittorio Feltri. EFeltri ha deciso di ricordarla in un commosso tributo a "Domenica In", con una nota di ironia amara che non lascia spazio all'emozione.
Vittorio Feltri racconta come la Vanoni gli abbia offerto le sigarette ogni volta che lo invitava a cena, dopo aver fatto una scommessa: lui diceva di morire prima di lei, lei diceva il contrario. Tra i ricordi più divertenti, ha menzionato l'antipatia della Vanoni per uno dei suoi brani più celebri, "L'appuntamento".
Hai mai immaginato di vedere una donna come Ornella Vanoni in un ristorante milanese? Feltri lo racconta con ironia: "Mi aveva invitata a cena… avevo raccomandato al proprietario di mettere un suo disco in riproduzione quando sarebbe entrata. Lei entra, parte la musica e io le ho chiesto se le avesse fatto piacere il gesto. Mi ha detto: 'Mi state rompendo i coglioni da trent'anni con questa canzone che io odio'. "
E poi ci sono le serate trascorse insieme, in cui Feltri racconta di aver subito un aneddoto bizzarro: "Quando lavoravo al Corriere e lei abitava lì vicino la sera cenavamo insieme e, alla fine, lei mi offriva sempre una canna. Io non ero abituato a fumare. Poi è successa una cosa strana: dopo una canna, lei ha vomitato."
Feltri si scusa di fronte alla scena e le domanda ironicamente: "Chi tra i due allora è più cretino?". E la risposta dell'artista è la sintesi perfetta della sua ironia: "Siamo cretini entrambi".
Un legame così forte che Feltri ha confermato una sua vecchia dichiarazione: quella di aver voluto essere Ornella Vanoni. La confessione del giornalista è visibilmente commossa e ricorda come la Vanoni non se ne rendesse davvero conto della sua straordinaria arte.
Insieme a tutto questo, Feltri racconta anche che già d'inverno "si muoveva meno perché aveva paura di ammalarsi".
Vittorio Feltri racconta come la Vanoni gli abbia offerto le sigarette ogni volta che lo invitava a cena, dopo aver fatto una scommessa: lui diceva di morire prima di lei, lei diceva il contrario. Tra i ricordi più divertenti, ha menzionato l'antipatia della Vanoni per uno dei suoi brani più celebri, "L'appuntamento".
Hai mai immaginato di vedere una donna come Ornella Vanoni in un ristorante milanese? Feltri lo racconta con ironia: "Mi aveva invitata a cena… avevo raccomandato al proprietario di mettere un suo disco in riproduzione quando sarebbe entrata. Lei entra, parte la musica e io le ho chiesto se le avesse fatto piacere il gesto. Mi ha detto: 'Mi state rompendo i coglioni da trent'anni con questa canzone che io odio'. "
E poi ci sono le serate trascorse insieme, in cui Feltri racconta di aver subito un aneddoto bizzarro: "Quando lavoravo al Corriere e lei abitava lì vicino la sera cenavamo insieme e, alla fine, lei mi offriva sempre una canna. Io non ero abituato a fumare. Poi è successa una cosa strana: dopo una canna, lei ha vomitato."
Feltri si scusa di fronte alla scena e le domanda ironicamente: "Chi tra i due allora è più cretino?". E la risposta dell'artista è la sintesi perfetta della sua ironia: "Siamo cretini entrambi".
Un legame così forte che Feltri ha confermato una sua vecchia dichiarazione: quella di aver voluto essere Ornella Vanoni. La confessione del giornalista è visibilmente commossa e ricorda come la Vanoni non se ne rendesse davvero conto della sua straordinaria arte.
Insieme a tutto questo, Feltri racconta anche che già d'inverno "si muoveva meno perché aveva paura di ammalarsi".