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Pierfrancesco Favino, l'attore che per anni ci ha fatto vedere i personaggi vincenti e magari anche un po' daesuoli, ora interpreta il complesso maestro di tennis Raul Gatti nella pellicola "Il Maestro". E come molti dei suoi ruoli, quello del Maestro è una scelta che gli ha fatto scoprire nuovi aspetti di se stesso.
Favino parla della sua esperienza nel film. «Sono stato un bugiardo cronico», racconta l'attore: «A me non è mai andata bene la solitudine, ho bisogno degli altri». Un aspetto che in questa pellicola assume una particolare importanza.
L'attore racconta di aver scoperto nuovi aspetti di se stesso nel personaggio. Favino: «Non avevo l’ambizione di appartenere ad alcuna élite, ma non mi sarei mai perdonato di non aver provato».
Il Maestro è un'opera che celebra l'imperfezione e la fragilità. Un tema che il regista Andrea Di Stefano gli ha chiesto di esplorare nel film.
Favino parla della sua esperienza con le storie parallele, delle bugie e dei personaggi vincenti da sempre.
L'attore: «La mia più grande forza è la mia fragilità ». Favino parla anche del ruolo di Raul Gatti nel film. Il regista gli ha chiesto di interpretare un Maestro che non ha il dono naturale della vittoria.
Favino racconta come si sia sentito dopo aver scoperto il ruolo del Maestro.
In questo momento, Favino parla delle sue abitudini e degli incontri con le persone.
«Praticando la solitudine », dice l'attore. Nella storia, il personaggio di Gatti ha una grande solitudine.
Favino parla della sua esperienza nel film. «Sono stato un bugiardo cronico», racconta l'attore: «A me non è mai andata bene la solitudine, ho bisogno degli altri». Un aspetto che in questa pellicola assume una particolare importanza.
L'attore racconta di aver scoperto nuovi aspetti di se stesso nel personaggio. Favino: «Non avevo l’ambizione di appartenere ad alcuna élite, ma non mi sarei mai perdonato di non aver provato».
Il Maestro è un'opera che celebra l'imperfezione e la fragilità. Un tema che il regista Andrea Di Stefano gli ha chiesto di esplorare nel film.
Favino parla della sua esperienza con le storie parallele, delle bugie e dei personaggi vincenti da sempre.
L'attore: «La mia più grande forza è la mia fragilità ». Favino parla anche del ruolo di Raul Gatti nel film. Il regista gli ha chiesto di interpretare un Maestro che non ha il dono naturale della vittoria.
Favino racconta come si sia sentito dopo aver scoperto il ruolo del Maestro.
In questo momento, Favino parla delle sue abitudini e degli incontri con le persone.
«Praticando la solitudine », dice l'attore. Nella storia, il personaggio di Gatti ha una grande solitudine.