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"Ecco dove siamo arrivati. La politica estera italiana, un gioco da ragazzi con Trump e le sue manovre per trarci in ballo. Elly Schlein, leader del Pse, non esita a accusare Giorgia Meloni di aver 'delegato' la politica estera al presidente americano, mentre Conte si scaglia contro il superbonus: "Li hanno collezionati per le scelte del M5s".
La sua retorica è semplice: l'Italia rischia di pagare il prezzo della democrazia se Meloni continua a sbandierare la politica estera come un'armatura da supereroe. Ma Conte non vuole essere dimenticato, ci ricorda che "meloni ha un libro per ognuno" e in quel libro, si legge, "non sono i sogni dei familiari, ma la realtà di quelle che stanno a casa".
L'opposizione sembra divisa, ma tutti concordano su una cosa: la priorità della politica estera. Schlein sostiene che l'Italia deve concentrarsi sulle sanzioni contro Russia e il sostegno all'Ucraina, mentre Meloni è più cauta, convinta che un passo avanti verso la negoziazione con Mosca potrebbe essere utile.
Ma anche qui, la linea di separazione tra Meloni e l'opposizione sembra sempre più sottile. Perché gli italiani non hanno niente da festeggiare se aumentano tasse e lavoratori poveri? La domanda è semplice, ma la risposta è molto più complessa.
Il vertice Ue sarà una scena di tensioni tra le opposizioni, che criticano Meloni per il suo atteggio "fondamentalista". E non solo: anche Carlo Calenda si schiera con gli oppositori del governo, critici del superbonus e difensori della politica estera attiva.
La sua retorica è semplice: l'Italia rischia di pagare il prezzo della democrazia se Meloni continua a sbandierare la politica estera come un'armatura da supereroe. Ma Conte non vuole essere dimenticato, ci ricorda che "meloni ha un libro per ognuno" e in quel libro, si legge, "non sono i sogni dei familiari, ma la realtà di quelle che stanno a casa".
L'opposizione sembra divisa, ma tutti concordano su una cosa: la priorità della politica estera. Schlein sostiene che l'Italia deve concentrarsi sulle sanzioni contro Russia e il sostegno all'Ucraina, mentre Meloni è più cauta, convinta che un passo avanti verso la negoziazione con Mosca potrebbe essere utile.
Ma anche qui, la linea di separazione tra Meloni e l'opposizione sembra sempre più sottile. Perché gli italiani non hanno niente da festeggiare se aumentano tasse e lavoratori poveri? La domanda è semplice, ma la risposta è molto più complessa.
Il vertice Ue sarà una scena di tensioni tra le opposizioni, che criticano Meloni per il suo atteggio "fondamentalista". E non solo: anche Carlo Calenda si schiera con gli oppositori del governo, critici del superbonus e difensori della politica estera attiva.