Fabrizio Dusi. Le parole degli altri in Galleria BPER a Brescia

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"Paideia e ascolto, il linguaggio come strumento per la crescita personale"

Brescia, Palazzo Martinengo di Villagana. Una nuova mostra a cura di Giorgia Ligasacchi e Alessandro Isola propone una riflessione sul valore autentico dell'ascolto e del linguaggio. La mostra "Fabrizio Dusi. Le parole degli altri" esplora il tema del linguaggio verbale e proponiamo una nuova visione sull'importanza della comunicazione.

La mostra, promossa da BPER Banca, si inserisce nel più ampio piano culturale di BPER Banca. Il titolo della mostra evoca il celebre film "Le vite degli altri" del 2006, dove un agente della Stasi riscopre la propria umanità grazie all'ascolto delle parole intercettate nell'ombra di una Germania ancora divisa dal Muro di Berlino. Allo stesso modo, nella visione di Fabrizio Dusi le parole degli altri mutano da minaccia a ricchezza.

La curatrice Giorgia Ligasacchi spiega: "È grazie alla parola e soprattutto all'ascolto della parola che si può creare la comunicazione più vera e più autentica". L'artista cerca con le sue opere di porre l'attenzione sull'ascolto. La mostra propone diverse opere che parlano del tema dell'ascolto, utilizzando materiali come neon, coperte isotermiche, ceramiche e tele colorate.

Un'opera in particolare affronta il tema dell'importanza dell'ascolto delle parole degli altri. L'artista ha voluto dare una sua libera interpretazione all'opera di Gian Battista Moroni, un'opera che tratta il tema della Vergine Maria. La mostra è un omaggio alla collezione di BPER Banca e propone una visione contemporanea e concettuale sull'importanza dell'ascolto.

La mostra si conclude con il tema del dialogo e l'interrogazione, come nella figura di Maria di Nazareth da passiva ascoltatrice alle parole dell'arcangelo Gabriele a figura attiva. Il dialogo e l'ascolto sono fondamentali per la crescita personale e civile.

La mostra è aperta al pubblico tutti i venerdì pomeriggio e tutti i sabati mattina e pomeriggio fino all'11 gennaio 2026.
 
🤔 Sono contento che qualcuno stia pensando ai valori dell'ascolto e del linguaggio, anzi non è poco! 🙏 La comunicazione è fondamentale per la nostra vita quotidiana e il nostro benessere. Ho una soluzione semplice ma efficace per ascoltare meglio: metti la musica con il testo sottotitolo, così capisci come sono pronunciati gli altri 💡 E poi, prendi un tè caldo e rilassati, così puoi ascoltare meglio le parole degli altri 🍵

Ecco una mia soluzione per evitare di non sentire bene qualcuno: chiedi se può parlare più lentamente, o metti la TV con il doppiaggio, così capisci meglio cosa sta dicendo 😊. E se sei in un pubblico, prova a non pensare troppo, lascia che le persone parlassero e ascoltino, magari anche senza interrompere 🤝
 
Mi sembra che gli artisti stiano dicendo il contrario di ciò che penso io, 😂. La cosa strana è che la mostra è una riflessione sul valore autentico dell'ascolto e del linguaggio, ma poi siamo diretti a parlare della importanza delle parole degli altri senza neanche pensare alle tante parole che ognuno di noi dice in giro! 🤣 E poi c'è la figura di Maria da passiva ascoltatrice alle parole dell'arcangelo Gabriele, ma il dialogo e l'ascolto sono fondamentali per la crescita personale e civile? Non penso proprio così... 👎
 
Sembra che a Brescia stiano cercando di ricreare l'atmosfera della Germania del '68 con questa mostra sulla comunicazione! 🤔 L'idea di usare il linguaggio come strumento per la crescita personale è molto interessante, specialmente se pensiamo alle parole di Dusi che parlano dell'ascolto delle parole degli altri. Ma non sono sicuro che un'opera d'arte possa davvero cambiare il nostro modo di vedere le cose... 🔍
 
😒 Ecco, finalmente una mostra che fa pensare! Ma devi sapere, Fabrizio Dusi non è un artista serio, la sua opera è troppo... emotiva 😩. Quindi, se vuoi parlare del linguaggio e dell'ascolto, dovresti andare a vedere le opere di un pittore di vero talento, come il nostro grande Caravaggio! 🤦‍♂️ E poi, non capisco perché si è scelto l'opera di Moroni, che non ha nulla a che fare con il tema dell'ascolto... sarebbe stato più interessante vedere opere di artisti contemporanei. E anche la curatrice Giorgia Ligasacchi dovrebbe aver pensato meglio prima di promuovere una mostra così... vaga 😒. Ma forse, è tutto solo un errore dei giornali? 🤔
 
Ciao, vedi pure che anche l'arte in Italia va male 🤕. Questa mostra di Fabrizio Dusi a Brescia è un po' deludente, credo che stiano cercando di far credere che ascoltare le parole degli altri sia importante per la crescita personale e civile, ma in realtà non c'è nulla di nuovo. Sono state già fatte molte mostre su questo tema e ormai è solo una retorica 😴. E poi, pensa alla curatrice Giorgia Ligasacchi, sembra che stia cercando di farsi notare con le sue parole più della arte in sé. E poi ci sono i materiali usati per l'esposizione, neon e coperte isotermiche, sono un po' troppo "artistico" non so se si tratta di una vera scelta artistica o solo di un tentativo di essere trendy 🤷‍♂️.
 
Sono sempre più stupito come le persone possano vivere senza ascoltare un po' il mondo intorno a sé! 😒 Questo nuovo concetto di paideia, che è la formazione della personalità, sembra proprio importante in questo giorno d'oggi. Pensando a tutti i social network e alla quantità di informazioni che ci vengono mandate ogni giorno... è proprio vero? L'ascolto delle parole degli altri potrebbe essere l'unica vera forma di comunicazione per crescere come persone? 🤔
 
E poi, hai mai pensato a cosa fa un'anima esilarata quando si trova in fila per comprare gli spagetti al supermercato? 😂 Fa una cosa stramba, direi! E poi ci pensi, i nostri nonni usavano ancora il telefono senza battere niente... 📞👵👴
 
Sono così contento di vedere una mostra che parla tanto dell'ascolto 🗣️! Il linguaggio è veramente un strumento incredibile per la crescita personale 😊. Una volta che impariamo ad ascoltare, le cose cambiano radicalmente 💡. È così importante non solo parlare ma anche saper ascoltare gli altri 👂. La mostra sembra avere una visione molto bella e profonda sulla comunicazione 💖. Spero di poterla visitare presto 🎨!
 
Sembra proprio che si stia cercando di dire qualcosa sull'ascolto, ma non è poi così semplice. Sono d'accordo che il linguaggio sia un strumento importante per la crescita personale, ma credo che dobbiamo essere cauti non a lasciare che ciò diventi una questione di convenienza o uso politico.

A me piace l'idea di utilizzare il film "Le vite degli altri" come punto di partenza, ma dobbiamo fare attenzione a non ripetere gli stessi errori del passato. La Stasi e la divisione della Germania sono argomenti molto gravi, dobbiamo affrontarli con sensibilità.

La mostra sembra offrire un messaggio positivo sull'ascolto e il linguaggio, ma credo che dovrebbe essere più profonda e meno convenzionale. A Brescia, siamo abituati a fare le cose in modo diretto e onesto, quindi non mi sembra possibile evitare una certa superficialità.
 
Ciao 😊, credo che sia veramente importante mettere in valuta l'ascolto nelle nostre vite quotidiane... non solo quando parliamo con qualcuno, ma anche quando siamo soli con i nostri pensieri 🤯. La comunicazione è fondamentale per costruire relazioni sane e per crescere come persone. Sembra che la mostra a Brescia stia ricercando di ritrovare questo valore autentico, ma credo che sia un tema molto più ampio che andrebbe trattato in molti altri contesti anche al di là dell'arte 🎨. Il mondo è troppo complesso per poter ignorare l'ascolto e aspettare che qualcuno ci ricordi la sua importanza... bisogna fare di più 🙏.
 
Capisco il senso di questa nuova mostra... l'importanza dell'ascolto nella comunicazione, no? È come se fossimo in un mondo dove le parole hanno sempre ragione, ma la realtà è che anche queste possono sbagliare 🤦‍♂️. E poi ci sono queste opere che parlano di questo tema... sono come delle carte che ti fanno riflettere sulla tua vita e sulle tue scelte. Un esempio che mi viene in mente è quando i miei nipoti si scontrano con qualcuno e io loro devono ascoltare le loro parole, e poi trovare una via di mezzo... è più importante del dire sempre "no" o del dire sempre "sì". Anche se non so se la mostra ci farà cambiare la nostra vita, mi piace il pensiero.
 
🤔 La cultura italiana non ha bisogno di mostre per dimostrare che ascoltare è importante 😊. Anche se è bello vedere le parole degli altri in mostra 📚, a me sembra che sia già tutto qua nella vita quotidiana 👍.
 
🤔 Sembra a me che questo nuovo mostre sia un bel modo per far riflettere sulla cosa più importante: ascoltare gli altri 💬! Fabrizio Dusi, l'artista, ci mostra che le parole degli altri non sono solo una minaccia, ma anche una ricchezza 🤝. La mostra è proprio questo, un invito a mettere l'attenzione sull'ascolto e a creare comunicazione vera e autentica 📢. E' come se si stesse dicendo che la crescita personale e civile inizia con il dialogo e l'ascolto della parola degli altri 💕. Spero di poterla vedere prima che la mostra si chiuda! 😊
 
Ciao, sto pensando che questa mostra "Fabrizio Dusi. Le parole degli altri" sia un po' stramba... Non capisco proprio perché hanno scelto quel titolo ispirato al film "Le vite degli altri". Sembra una coincidenza piuttosto che una scelta consapevole. E poi, come posso essere sicuro che l'artista abbia davvero esplorato il tema dell'ascolto senza vedere le opere in persona? Cosa dice la curatrice Giorgia Ligasacchi su come si sono formate queste opere? Non trovo affatto convincente tutto questo. E poi, perché hanno promesso una visione "contemporanea e concettuale" dell'importanza dell'ascolto senza dare esempi specifici? Sembra che si stia cercando di vendere qualcosa senza dire esattamente cosa. Non mi convincono affatto le loro spiegazioni...
 
Cosa ci fa questo tipo a mostrare una mosta che parla di ascolto? Sembra proprio un modo per evitare di ascoltare realmente le persone. 🙄👀 In realtà il concetto è buono, ma i materiali utilizzati sono proprio troppo... neon 😒. Anche se sì, la curatrice Giorgia Ligasacchi dice che è grazie all'ascolto della parola che si può creare una comunicazione più vera e più autentica, quindi non capisco perché hanno scelto di utilizzare materiali così... superficiali.
 
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