VoceDiVenezia
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Rocco Basilico ha chiamato gli otto eredi della holding Delfin, di cui faceva parte l'impero del Cavaliere Leonardo Del Vecchio. L'obiettivo dell'assemblea straordinaria: trasferire parte delle quote del fondatore a una holding lussemburghese di proprietà sua.
L'assemblea si è svolta giovedì 13 novembre e ha visto i figli del Cavaliere, Paolo e Nicoletta Zampillo, chiamati in assemblea. L'assemblea ha riso con la richiesta di Rocco Basilico: un trasferimento delle quote che avrebbe richiesto il via libera di un'assemblea straordinaria.
I figli del Cavaliere hanno rifiutato di accettare la richiesta: « La partecipazione in Delfin fa capo a Paolo e non è giusto che un altro sia proprietario », sostiene uno degli eredi. L'assemblea ha votato no, senza alcun margine.
La questione della successione della holding Delfin resta ancora aperta: le quote del fondatore sono di 12,5% a testa tra gli otto eredi, ma il 50% delle quote valgono circa 50 miliardi. La disputa riguarda la proprietà della società, che sarebbe passata al figlio più anziano, Rocco Basilico.
La signora Zampillo si è detta molto dispiaciuta: « La decisione del figlio era stata presa in un momento delicato e forse all’epoca era anche stata mal consigliata ». Il suo auspicio ora è che le parti si incontrino per trovare una soluzione pacifica.
La disputa riguarda anche la proprietà delle quote di Delfin, che sarebbero passate al figlio più anziano. Ma il figlio non può avere tutte le quote: la signora Zampillo avrebbe dovuto rinunciare all'usufrutto del legato deciso in suo favore.
La questione della successione della holding Delfin rimane ancora aperta: i figli del Cavaliere devono decidere cosa fare delle 50 miliardi di quote. Ma la disputa è ancora in corso e non si sa quando sarà risolta.
L'assemblea si è svolta giovedì 13 novembre e ha visto i figli del Cavaliere, Paolo e Nicoletta Zampillo, chiamati in assemblea. L'assemblea ha riso con la richiesta di Rocco Basilico: un trasferimento delle quote che avrebbe richiesto il via libera di un'assemblea straordinaria.
I figli del Cavaliere hanno rifiutato di accettare la richiesta: « La partecipazione in Delfin fa capo a Paolo e non è giusto che un altro sia proprietario », sostiene uno degli eredi. L'assemblea ha votato no, senza alcun margine.
La questione della successione della holding Delfin resta ancora aperta: le quote del fondatore sono di 12,5% a testa tra gli otto eredi, ma il 50% delle quote valgono circa 50 miliardi. La disputa riguarda la proprietà della società, che sarebbe passata al figlio più anziano, Rocco Basilico.
La signora Zampillo si è detta molto dispiaciuta: « La decisione del figlio era stata presa in un momento delicato e forse all’epoca era anche stata mal consigliata ». Il suo auspicio ora è che le parti si incontrino per trovare una soluzione pacifica.
La disputa riguarda anche la proprietà delle quote di Delfin, che sarebbero passate al figlio più anziano. Ma il figlio non può avere tutte le quote: la signora Zampillo avrebbe dovuto rinunciare all'usufrutto del legato deciso in suo favore.
La questione della successione della holding Delfin rimane ancora aperta: i figli del Cavaliere devono decidere cosa fare delle 50 miliardi di quote. Ma la disputa è ancora in corso e non si sa quando sarà risolta.