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L'EMA si appresta ad un nuovo capitolo importante per il sistema farmaceutico europeo. Emer Cooke, direttrice esecutiva dell'Agenzia europea per i medicinali, ha spiegato a Euractiv.com le sfide e le priorità del prossimo anno.
Dobbiamo andare avanti", dice Cooke, "rendere il sistema a prova di futuro, semplificarlo e digitalizzarlo". L'EMA sta già lavorando su una task force per prepararsi alle nuove competenze che potrebbero derivare dal pacchetto legislativo in discussione.
Uno dei nodi più sensibili riguarda la coerenza tra la regolazione dei farmaci e quella dei dispositivi medici. La commissaria Stella Kyriakides aveva già espresso preoccupazioni per le tempistiche incoerenti tra le due procedure, citando il caso delle penne Ozempic come esempio emblematico.
Durante la pandemia, l'EMA ha creato un panel di esperti sui dispositivi medici e quando un prodotto combina un farmaco e un dispositivo, le interfacce devono funzionare perfettamente. La fiducia nella scienza è una lezione importante, dice Cooke. Durante il COVID, la gente aveva bisogno di sentirci, anche quando non avevamo tutte le risposte.
La collaborazione con l'FDA statunitense è un punto chiave del lavoro dell'EMA. "Abbiamo un rapporto di lunga data, con un accordo di riservatezza che dura da vent’anni", spiega Cooke. Circa il 70% dei prodotti valutati dall'Agenzia europea coinvolge qualche forma di cooperazione internazionale.
L'EMA è anche un punto di riferimento globale per la sicurezza scientifica. Dopo la recente dichiarazione sull'uso del paracetamolo in gravidanza, Cooke rivendica il ruolo dell'Agenzia come "una delle autorità a cui i regolatori di tutto il mondo fanno più spesso riferimento".
La carenza di medicinali è un tema su cui la Corte dei conti europea ha recentemente rivolto osservazioni critiche. L'EMA ha già avviato misure correttive, come il gruppo direttivo sulle carenze di medicinali e il gruppo di lavoro con un punto di contatto unico.
Cooke sottolinea che la capacità di risposta dell'Agenzia sarà rafforzata ulteriormente dal nuovo Critical Medicines Act. L'EMA pubblicerà l'elenco dei medicinali critici e stonerà lavorando a una proposta per individuare le vulnerabilità delle catene di approvvigionamento.
Guardando al futuro, Cooke indica come priorità "la preparazione alla nuova legislazione farmaceutica e la capacità di far funzionare l'innovazione a vantaggio dei pazienti".
Dobbiamo andare avanti", dice Cooke, "rendere il sistema a prova di futuro, semplificarlo e digitalizzarlo". L'EMA sta già lavorando su una task force per prepararsi alle nuove competenze che potrebbero derivare dal pacchetto legislativo in discussione.
Uno dei nodi più sensibili riguarda la coerenza tra la regolazione dei farmaci e quella dei dispositivi medici. La commissaria Stella Kyriakides aveva già espresso preoccupazioni per le tempistiche incoerenti tra le due procedure, citando il caso delle penne Ozempic come esempio emblematico.
Durante la pandemia, l'EMA ha creato un panel di esperti sui dispositivi medici e quando un prodotto combina un farmaco e un dispositivo, le interfacce devono funzionare perfettamente. La fiducia nella scienza è una lezione importante, dice Cooke. Durante il COVID, la gente aveva bisogno di sentirci, anche quando non avevamo tutte le risposte.
La collaborazione con l'FDA statunitense è un punto chiave del lavoro dell'EMA. "Abbiamo un rapporto di lunga data, con un accordo di riservatezza che dura da vent’anni", spiega Cooke. Circa il 70% dei prodotti valutati dall'Agenzia europea coinvolge qualche forma di cooperazione internazionale.
L'EMA è anche un punto di riferimento globale per la sicurezza scientifica. Dopo la recente dichiarazione sull'uso del paracetamolo in gravidanza, Cooke rivendica il ruolo dell'Agenzia come "una delle autorità a cui i regolatori di tutto il mondo fanno più spesso riferimento".
La carenza di medicinali è un tema su cui la Corte dei conti europea ha recentemente rivolto osservazioni critiche. L'EMA ha già avviato misure correttive, come il gruppo direttivo sulle carenze di medicinali e il gruppo di lavoro con un punto di contatto unico.
Cooke sottolinea che la capacità di risposta dell'Agenzia sarà rafforzata ulteriormente dal nuovo Critical Medicines Act. L'EMA pubblicerà l'elenco dei medicinali critici e stonerà lavorando a una proposta per individuare le vulnerabilità delle catene di approvvigionamento.
Guardando al futuro, Cooke indica come priorità "la preparazione alla nuova legislazione farmaceutica e la capacità di far funzionare l'innovazione a vantaggio dei pazienti".