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**Lo spoglio delle urne in Argentina: un affluenza molto bassa**
I primi numeri sono arrivati: il 66% degli elettori registrati ha visto la sua voce ascoltata alle elezioni legislative del paese sudamericano, un tasso che rappresenta il più alto livello di assenteismo dal ritorno della democrazia. Questo è il risultato dello spoglio delle urne che si è svolto in una giornata di scelte difficili per i cittadini argentini.
L'Argentina ha visto due colpi di coda: la prima volta nella storia che le urne cartacee sono state utilizzate per eleggere i rappresentanti nazionali, mentre i senatori si sono visti assegnare il seggio nel Congresso a partire dal 10 dicembre. Il 66% di affluenza ha comportato una percentuale molto bassa di elettori, che non hanno visto la propria voce ascoltata alle urne.
Il tasso di assenteismo è aumentato in maniera significativa rispetto a quelle elezioni del passato. A mezzogiorno, solo il 23% degli elettori registrati ha visto la sua voce ascoltata, mentre alle 15, il tasso di affluenza si è arricchito, raggiungendo l'41,7%. E per finire, alle 17, il tasso di affluenza era salito al 58,5%, sebbene questo non sia mai stato così basso come in quelle elezioni parlamentari.
I primi numeri sono arrivati: il 66% degli elettori registrati ha visto la sua voce ascoltata alle elezioni legislative del paese sudamericano, un tasso che rappresenta il più alto livello di assenteismo dal ritorno della democrazia. Questo è il risultato dello spoglio delle urne che si è svolto in una giornata di scelte difficili per i cittadini argentini.
L'Argentina ha visto due colpi di coda: la prima volta nella storia che le urne cartacee sono state utilizzate per eleggere i rappresentanti nazionali, mentre i senatori si sono visti assegnare il seggio nel Congresso a partire dal 10 dicembre. Il 66% di affluenza ha comportato una percentuale molto bassa di elettori, che non hanno visto la propria voce ascoltata alle urne.
Il tasso di assenteismo è aumentato in maniera significativa rispetto a quelle elezioni del passato. A mezzogiorno, solo il 23% degli elettori registrati ha visto la sua voce ascoltata, mentre alle 15, il tasso di affluenza si è arricchito, raggiungendo l'41,7%. E per finire, alle 17, il tasso di affluenza era salito al 58,5%, sebbene questo non sia mai stato così basso come in quelle elezioni parlamentari.