La fragilità del nostro mondo digitale è tornata a fiorire con un disservizio globale che ha colpito centinaia di piattaforme online. L'errore registrato al cloud di Amazon, il provider tecnologico più grande del mondo, ha causato una catena di guasti ai sistemi di tutto il mondo, mettendo in discussione la nostra dipendenza dalle grandi aziende come Amazon, Microsoft e Alphabet.
La situazione è stata segnalata da Downdetector, che ha registrato oltre 6,5 milioni di segnalazioni e ha coinvolto più di 1.000 aziende. Tra queste ci sono piattaforme come Roblox, PokémonGo, Clash Royale e Brawl Stars, chat come Snapchat e Signal, siti di streaming video come Hulu e Disney+, e anche vari operatori di telefonia mobile in Europa.
L'errore è stato rilevato dopo le 9 ore italiane e ha colpito la regione Us-East-1 di Amazon, che si trova nella Virginia. La società ha affermato di aver lavorato per mitigare gradualmente il problema e che la maggior parte delle operazioni dei servizi Aws vengono eseguite normalmente, grazie alla mitigazione del problema Dns.
L'interruzione ha mostrato quanto dipendiamo da queste aziende per molti dei servizi online che utilizziamo quotidianamente. Come ha spiegato l'analista Michael Hewson, "a livello economico è quasi come mettere tutte le uova nello stesso paniere". Un esempio di disservizio recente è stato il caso di CloudStrike a luglio 2024, quando un errore di aggiornamento nel software di sicurezza informatica ha mandato in tilt i computer Windows di tutto il mondo.
È tempo di riflettere sulla nostra dipendenza dai grandi provider tecnologici e di lavorare per ridurre la vulnerabilità dei nostri sistemi digitali. Come possiamo garantire che i servizi online si mantengano disponibili e sicuri? La risposta è l'innovazione e la cooperazione tra le aziende e gli utenti, per costruire un futuro più resiliente e meno dipendente dalle grandi catene di comando.
La situazione è stata segnalata da Downdetector, che ha registrato oltre 6,5 milioni di segnalazioni e ha coinvolto più di 1.000 aziende. Tra queste ci sono piattaforme come Roblox, PokémonGo, Clash Royale e Brawl Stars, chat come Snapchat e Signal, siti di streaming video come Hulu e Disney+, e anche vari operatori di telefonia mobile in Europa.
L'errore è stato rilevato dopo le 9 ore italiane e ha colpito la regione Us-East-1 di Amazon, che si trova nella Virginia. La società ha affermato di aver lavorato per mitigare gradualmente il problema e che la maggior parte delle operazioni dei servizi Aws vengono eseguite normalmente, grazie alla mitigazione del problema Dns.
L'interruzione ha mostrato quanto dipendiamo da queste aziende per molti dei servizi online che utilizziamo quotidianamente. Come ha spiegato l'analista Michael Hewson, "a livello economico è quasi come mettere tutte le uova nello stesso paniere". Un esempio di disservizio recente è stato il caso di CloudStrike a luglio 2024, quando un errore di aggiornamento nel software di sicurezza informatica ha mandato in tilt i computer Windows di tutto il mondo.
È tempo di riflettere sulla nostra dipendenza dai grandi provider tecnologici e di lavorare per ridurre la vulnerabilità dei nostri sistemi digitali. Come possiamo garantire che i servizi online si mantengano disponibili e sicuri? La risposta è l'innovazione e la cooperazione tra le aziende e gli utenti, per costruire un futuro più resiliente e meno dipendente dalle grandi catene di comando.