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I candidati al primo concorso nazionale per guide turistiche hanno ricevuto il risultato della prova scritta. Ci sono stati alcuni aspetti del test che ci hanno lasciati con la pelle dura, come ad esempio l'estensione del numero di quesiti, che era pari a 92. Ma anche il fatto che i candidati dovessero risolvere quei quesiti in novanta minuti è stato un vero e proprio sfida.
La selezione dei candidati per la prova orale è stata più dura ancora. Per poter accedere alla prova orale, il candidato doveva avere raggiunto un punteggio di almeno 25/40. La prova orale consiste in un colloquio per valutare la conoscenza delle materie scritte e di almeno una lingua straniera.
Il test proposto da Il Sole 24 Ore, con i suoi 30 quesiti aggiuntivi, ci ha permesso di scoprire meglio le difficoltà che i candidati hanno affrontato. Ci sono stati quesiti su storia dell'arte, geografia e storia, ma anche diritto del turismo, accessibilità e inclusività dell'offerta turistica, disciplina dei beni culturali e del paesaggio.
In particolare, ci eravamo domandati come i candidati sarebbero riusciti a rispondere ai quesiti sulla geografia. Si tratta di un argomento molto ampio che richiede conoscenza di molti luoghi e città italiane. Ma anche della geografia non è mancati gli errori dei candidati.
Per esempio, quando si chiese se le Dolomiti siano state create da un schiaffo di Anagni, alcuni candidati hanno risposto che no, mentre altri hanno detto che sì. In realtà, la creazione delle Dolomiti risale al XVI secolo e non è stata causata da un evento come lo schiaffo di Anagni.
In generale, il test ha dimostrato che i candidati devono avere una conoscenza approfondita della storia e della cultura italiana per poter essere considerati adatti all'incarico di guide turistiche.
La selezione dei candidati per la prova orale è stata più dura ancora. Per poter accedere alla prova orale, il candidato doveva avere raggiunto un punteggio di almeno 25/40. La prova orale consiste in un colloquio per valutare la conoscenza delle materie scritte e di almeno una lingua straniera.
Il test proposto da Il Sole 24 Ore, con i suoi 30 quesiti aggiuntivi, ci ha permesso di scoprire meglio le difficoltà che i candidati hanno affrontato. Ci sono stati quesiti su storia dell'arte, geografia e storia, ma anche diritto del turismo, accessibilità e inclusività dell'offerta turistica, disciplina dei beni culturali e del paesaggio.
In particolare, ci eravamo domandati come i candidati sarebbero riusciti a rispondere ai quesiti sulla geografia. Si tratta di un argomento molto ampio che richiede conoscenza di molti luoghi e città italiane. Ma anche della geografia non è mancati gli errori dei candidati.
Per esempio, quando si chiese se le Dolomiti siano state create da un schiaffo di Anagni, alcuni candidati hanno risposto che no, mentre altri hanno detto che sì. In realtà, la creazione delle Dolomiti risale al XVI secolo e non è stata causata da un evento come lo schiaffo di Anagni.
In generale, il test ha dimostrato che i candidati devono avere una conoscenza approfondita della storia e della cultura italiana per poter essere considerati adatti all'incarico di guide turistiche.