VoceDiLodi
Well-known member
Il governo italiano ha lanciato una legge annuale per le piccole e medie imprese (Pmi) che spazia su vari fronti, tra cui la sperimentazione di un part-time agevolato per favorire il ricambio generazionale, l'acquisizione di altre imprese appartenenti alla filiera e la creazione di centrali consortili.
La legge prevede una sperimentazione di part-time agevolato con esonero al 100% dei contributi previdenziali nel limite di 3mila euro, ma l'accesso è condizionato all'assunzione da parte del datore di lavoro di un under 35 a tempo pieno e indeterminato. Inoltre, le imprese titolari di marchi storici potranno acquisire altre imprese appartenenti alla filiera con l'aiuto del Fondo di salvaguardia per le aziende in crisi.
Il provvedimento semplifica anche l'accesso al credito bancario attraverso la cartolarizzazione dello stock di magazzino e definisce ulteriormente i compiti del Garante per le Pmi, che dovrà coordinare un tavolo di consultazione permanente delle associazioni di categoria.
La legge prevede la nascita delle centrali consortili, organizzazioni con funzioni di indirizzo e coordinamento delle aggregazioni di micro-Pmi già riunite in consorzi di filiera. Questi organismi saranno società consortili per azioni, con vigilanza attribuita al Minitrrio degli Affari Interni (Mimit).
Il ministro delle Imprese e del made-in-Italy, Adolfo Urso, ha definito la legge un "passo storico" che attende alla richiesta della Commissione europea. La Lega ha invece sottolineato la rilevanza delle norme per proteggere la produzione dei veri artigiani e tutelare i marchi storici.
Tuttavia, la senatrice Sabrina Licheri del M5S ha critico la legge definita "estremamente deludente", poiché non è stata approvata alcuna misura di reale impatto per le piccole imprese.
La legge prevede una sperimentazione di part-time agevolato con esonero al 100% dei contributi previdenziali nel limite di 3mila euro, ma l'accesso è condizionato all'assunzione da parte del datore di lavoro di un under 35 a tempo pieno e indeterminato. Inoltre, le imprese titolari di marchi storici potranno acquisire altre imprese appartenenti alla filiera con l'aiuto del Fondo di salvaguardia per le aziende in crisi.
Il provvedimento semplifica anche l'accesso al credito bancario attraverso la cartolarizzazione dello stock di magazzino e definisce ulteriormente i compiti del Garante per le Pmi, che dovrà coordinare un tavolo di consultazione permanente delle associazioni di categoria.
La legge prevede la nascita delle centrali consortili, organizzazioni con funzioni di indirizzo e coordinamento delle aggregazioni di micro-Pmi già riunite in consorzi di filiera. Questi organismi saranno società consortili per azioni, con vigilanza attribuita al Minitrrio degli Affari Interni (Mimit).
Il ministro delle Imprese e del made-in-Italy, Adolfo Urso, ha definito la legge un "passo storico" che attende alla richiesta della Commissione europea. La Lega ha invece sottolineato la rilevanza delle norme per proteggere la produzione dei veri artigiani e tutelare i marchi storici.
Tuttavia, la senatrice Sabrina Licheri del M5S ha critico la legge definita "estremamente deludente", poiché non è stata approvata alcuna misura di reale impatto per le piccole imprese.