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Il complesso dell'Osservanza di Imola, una volta il cuore pulsante di un universo a sé, è cambiato pelle. La sua storia cupa del manicomio sta però ora trasformarsi in un laboratorio di futuro.
L'investimento di 22 milioni di euro, tra cui 16,9 milioni dai fondi PNRR e 4 milioni dal Con.Ami, si traduce nel progetto ambizioso di creare un Parco dell'Innovazione. Non si tratta di cancellare il passato, ma di valorizzarlo come fonte di riflessione e rinascita.
Il piano guarda avanti, con l'obiettivo che le prime startup, attività culturali e aziende possano insediarsi nel Parco dell'Innovazione a partire dal giugno 2026. Il progetto ha quattro linee di intervento: memoria e innovazione.
Il Padiglione 1 ospiterà l'Accademia Pianistica Internazionale "Incontri col Maestro", mentre gli ex Artieri si trasformeranno in un hub moderno di innovazione. Nei padiglioni 10 e 12 sarà fatto memoria attiva, con archivi digitali, testimonianze, materiali storici.
Il progetto non è mai stato presentato come una rinuncia o un oblio, ma come un modo per valorizzare la memoria storica e creare un nuovo spazio di competenze, nuove tecnologie e valore. Il sindaco Marco Panieri sottolinea l'importanza del progetto: "Imola ha dimostrato di essere una città concreta, efficiente e capace".
Il Parco dell'Innovazione rappresenta un tentativo di trasformare una ferita storica in un punto di forza. Dove prima rimbombavano urla e isolamento, oggi si disegneranno note, si creeranno imprese, si costruiranno relazioni.
La storia dell'Osservanza non sembra più la "città dei matti", ma quella in cui la memoria diventa motore di un nuovo ed evidente slancio civico.
L'investimento di 22 milioni di euro, tra cui 16,9 milioni dai fondi PNRR e 4 milioni dal Con.Ami, si traduce nel progetto ambizioso di creare un Parco dell'Innovazione. Non si tratta di cancellare il passato, ma di valorizzarlo come fonte di riflessione e rinascita.
Il piano guarda avanti, con l'obiettivo che le prime startup, attività culturali e aziende possano insediarsi nel Parco dell'Innovazione a partire dal giugno 2026. Il progetto ha quattro linee di intervento: memoria e innovazione.
Il Padiglione 1 ospiterà l'Accademia Pianistica Internazionale "Incontri col Maestro", mentre gli ex Artieri si trasformeranno in un hub moderno di innovazione. Nei padiglioni 10 e 12 sarà fatto memoria attiva, con archivi digitali, testimonianze, materiali storici.
Il progetto non è mai stato presentato come una rinuncia o un oblio, ma come un modo per valorizzare la memoria storica e creare un nuovo spazio di competenze, nuove tecnologie e valore. Il sindaco Marco Panieri sottolinea l'importanza del progetto: "Imola ha dimostrato di essere una città concreta, efficiente e capace".
Il Parco dell'Innovazione rappresenta un tentativo di trasformare una ferita storica in un punto di forza. Dove prima rimbombavano urla e isolamento, oggi si disegneranno note, si creeranno imprese, si costruiranno relazioni.
La storia dell'Osservanza non sembra più la "città dei matti", ma quella in cui la memoria diventa motore di un nuovo ed evidente slancio civico.