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La difesa italiana serve a evitare scenari di guerra qui. Questa è la tesi del ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un messaggio che ha inviato al presidente Sergio Mattarella per l'occasione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Crosetto ha sottolineato l'esigenza di una difesa europea capace di affrontare le nuove minacce alla sicurezza, come la guerra ibrida e invisibile che si gioca sui dati, sull'informazione, sulle percezioni. «Servono 30mila unità in più nella difesa» ha aggiunto, per evitare scenari di guerra.
Il ministro ha anche ribadito l'importanza della fiducia tra istituzioni e cittadini, tra cittadini stessi, tra chi opera nei reparti e chi riceve la protezione dello Stato. «La Difesa lega territori e generazioni, collega città e borghi, accorcia le distanze tra la periferia e il cuore dello Stato» ha spiegato.
Ma Crosetto ha anche parlato di una riforma delle Forze armate, necessaria per aumentare l'efficienza e garantire sicurezza e soccorso con competenza e dedizione. «Servono garanzie a tutela del personale, mentre parliamo di scudo e guerra ibrida dobbiamo anche parlare di alloggi» ha detto.
Il ministro della Difesa ha concluso il suo messaggio ricordando la necessità di proteggere in tutti i sensi del termine: esserci dove c'è bisogno, sostenere le comunità e garantire sicurezza e soccorso. E ricordare i caduti non come un atto simbolico, ma come fondamento dell'identità della Difesa e della Repubblica.
L'Italia ha bisogno di una difesa più forta per proteggere la sua sicurezza e quella delle sue comunità. E Crosetto ha mostrato che è pronto a lavorare per raggiungere questo obiettivo.
Crosetto ha sottolineato l'esigenza di una difesa europea capace di affrontare le nuove minacce alla sicurezza, come la guerra ibrida e invisibile che si gioca sui dati, sull'informazione, sulle percezioni. «Servono 30mila unità in più nella difesa» ha aggiunto, per evitare scenari di guerra.
Il ministro ha anche ribadito l'importanza della fiducia tra istituzioni e cittadini, tra cittadini stessi, tra chi opera nei reparti e chi riceve la protezione dello Stato. «La Difesa lega territori e generazioni, collega città e borghi, accorcia le distanze tra la periferia e il cuore dello Stato» ha spiegato.
Ma Crosetto ha anche parlato di una riforma delle Forze armate, necessaria per aumentare l'efficienza e garantire sicurezza e soccorso con competenza e dedizione. «Servono garanzie a tutela del personale, mentre parliamo di scudo e guerra ibrida dobbiamo anche parlare di alloggi» ha detto.
Il ministro della Difesa ha concluso il suo messaggio ricordando la necessità di proteggere in tutti i sensi del termine: esserci dove c'è bisogno, sostenere le comunità e garantire sicurezza e soccorso. E ricordare i caduti non come un atto simbolico, ma come fondamento dell'identità della Difesa e della Repubblica.
L'Italia ha bisogno di una difesa più forta per proteggere la sua sicurezza e quella delle sue comunità. E Crosetto ha mostrato che è pronto a lavorare per raggiungere questo obiettivo.