La difesa italiana: "Non possiamo fare a meno di ripensare la nostra strategia"
Guido Crosetto, il ministro della Difesa, ha spesso avuto ragione. I problemi nella difesa italiana non sono mai stati come i giorni facili da risolvere. Sebbene sia complesso costruire una capacità di difesa adeguzzata per le sfide del tempo presente, siamo costretti ad ammettere che bisogna ripensare la nostra strategia.
"Il sistema di difesa italiano non è come comprare un nuovo piatto o bicchiere in negozio. Non bastano sei o sette anni per essere pronti a difendersi". Ha dichiarato Crosetto, sottolineando che costruire una capacità di difesa necessita tempi elevati.
Inoltre, il ministro ha notato che le minacce che arrivano dai droni negli aeroporti e dagli attacchi informatici richiedono una riconsiderazione della nostra difesa. "Se domani arrivano cinque droni su Roma, blocchi Roma". Questa è l'idea di Crosetto, che sottolinea la necessità di costruire degli anticorpi per proteggere il sistema paese.
Formare i piloti richiede tempi elevati e bisogna considerare che noi fino a due, tre anni fa avevamo deciso di non investire più in difesa. Tuttavia, ci sono sistemi d'arma che prevedono tempi di consegna al 2032, 2033, e formare il personale militare è un compito impegnativo.
In sintesi, Crosetto sostiene che la difesa italiana deve essere riformata per affrontare le minacce del futuro. Il sistema di difesa non può permettersi di "non fare a meno" di ripensare la propria strategia se vuole essere efficace nella difesa del paese.
Anche se è complesso costruire una capacità di difesa adeguzzata per le sfide del tempo presente, siamo costretti ad ammettere che bisogna ripensare la nostra strategia. Il ministro della Difesa ha spesso avuto ragione: i problemi nella difesa italiana non sono mai stati come i giorni facili da risolvere.
Guido Crosetto, il ministro della Difesa, ha spesso avuto ragione. I problemi nella difesa italiana non sono mai stati come i giorni facili da risolvere. Sebbene sia complesso costruire una capacità di difesa adeguzzata per le sfide del tempo presente, siamo costretti ad ammettere che bisogna ripensare la nostra strategia.
"Il sistema di difesa italiano non è come comprare un nuovo piatto o bicchiere in negozio. Non bastano sei o sette anni per essere pronti a difendersi". Ha dichiarato Crosetto, sottolineando che costruire una capacità di difesa necessita tempi elevati.
Inoltre, il ministro ha notato che le minacce che arrivano dai droni negli aeroporti e dagli attacchi informatici richiedono una riconsiderazione della nostra difesa. "Se domani arrivano cinque droni su Roma, blocchi Roma". Questa è l'idea di Crosetto, che sottolinea la necessità di costruire degli anticorpi per proteggere il sistema paese.
Formare i piloti richiede tempi elevati e bisogna considerare che noi fino a due, tre anni fa avevamo deciso di non investire più in difesa. Tuttavia, ci sono sistemi d'arma che prevedono tempi di consegna al 2032, 2033, e formare il personale militare è un compito impegnativo.
In sintesi, Crosetto sostiene che la difesa italiana deve essere riformata per affrontare le minacce del futuro. Il sistema di difesa non può permettersi di "non fare a meno" di ripensare la propria strategia se vuole essere efficace nella difesa del paese.
Anche se è complesso costruire una capacità di difesa adeguzzata per le sfide del tempo presente, siamo costretti ad ammettere che bisogna ripensare la nostra strategia. Il ministro della Difesa ha spesso avuto ragione: i problemi nella difesa italiana non sono mai stati come i giorni facili da risolvere.