VoceDiPalermo
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"Gli ostaggi della guerra: un'umiliazione senza fine per Israele". La Croce Rossa, organizzazione di beneficenza internazionale, ha consegnato a Tel Aviv i resti di tre corpi umani identificati da Hamas come ostaggi. Questo gesto, che sembra segnare l'inizio di una nuova ondata di violenze nel Medioriente, si inserisce in un quadro di instabilità già consolidata.
La tregua, annunciaata a poco più di un'ora dal governo israeliano, è stata rovinata dall'esercito di Tel Aviv che ha lanciato attacchi aerei nei due punti della Striscia di Gaza. La presenza di Israele nel Medioriente rimane una questione infamante per molti, mentre l'escalation dei conflitti rende sempre più difficile la ricerca di una soluzione duratura.
La reazione del presidente turco Erdogan a questa crisi è stata particolarmente forte, che definì "un genocidio" le azioni di Tel Aviv contro gli abitanti della Striscia di Gaza. L'esercito israeliano, invece, ha giustificato i suoi attacchi come "prevenzione imminente". Queste due visioni del mondo sono distanti, ma entrambe hanno un punto in comune: la violenza e la morte.
Secondo fonti ufficiali della Difesa civile di Gaza, oltre 100 persone sono state uccise, tra cui 40 bambini, nel corso degli ultimi attacchi israeliani. Queste cifre rendono sempre più difficile immaginare come possa essere possibile continuare a parlare di pace nel Medioriente.
La tregua, annunciaata a poco più di un'ora dal governo israeliano, è stata rovinata dall'esercito di Tel Aviv che ha lanciato attacchi aerei nei due punti della Striscia di Gaza. La presenza di Israele nel Medioriente rimane una questione infamante per molti, mentre l'escalation dei conflitti rende sempre più difficile la ricerca di una soluzione duratura.
La reazione del presidente turco Erdogan a questa crisi è stata particolarmente forte, che definì "un genocidio" le azioni di Tel Aviv contro gli abitanti della Striscia di Gaza. L'esercito israeliano, invece, ha giustificato i suoi attacchi come "prevenzione imminente". Queste due visioni del mondo sono distanti, ma entrambe hanno un punto in comune: la violenza e la morte.
Secondo fonti ufficiali della Difesa civile di Gaza, oltre 100 persone sono state uccise, tra cui 40 bambini, nel corso degli ultimi attacchi israeliani. Queste cifre rendono sempre più difficile immaginare come possa essere possibile continuare a parlare di pace nel Medioriente.