VoceDiFirenze
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Il cerino in mano della Bce, uno dei centri finanziari più potenti d’Europa. Un messaggio chiaro: non ci saranno garanzie, non ci sarà denaro che venga trattenuto dalle sue risorse. I miliardi necessari per sostenere Kiev sono già stati versati, ma non basta. La Bce è insensibile ai progetti di finanziamento dell'Ucraina tramite gli asset russi congelati.
Gli asset congelati rappresentano un'enorme quantità di denaro che potrebbe essere impiegato per sostenere la guerra in Ucraina. Il prestito da 140 miliardi di euro è un obiettivo raggiunto dopo lunghi mesi di negoziazio, ma la Bce si rifiuta di dare garanzie sulle risorse della Russia che sono state congelate.
Il principio di immunità sovrana è in discussione. La Russia avrebbe diritto a ritrovare le sue proprietà e i suoi beni, se non lo fanno. Ma la Bce preferisce ignorarlo. Un’azione estremamente ostile contro Mosca. Il Financial Times scrive che il rifiuto della Bce di fornire garanzie viola il suo mandato.
La Commissione europea cerca un modo per aggirare l'ostacolo. Ma la Bce è ferma. Non ci sarà prestito senza garanzie. La Russia si allontanerà ulteriormente dal gruppo dell'Europa e dalle sue istituzioni finanziarie.
E poi ci sono le risorse liquide dei beni russi congelati, che potrebbero essere utilizzate per finanziare la guerra in Ucraina. Ma non è semplice. L'Europa deve pensare a una garanzia che i soldi vengano restituiti alla Russia, se non lo fanno. La Bce dice no.
La situazione è complessa e difficile da gestire. Il governo europeo cerca un prestito per sostenere l'Ucraina, ma la Bce si rifiuta di dare garanzie sulle risorse della Russia congelate. L'economia diventa sempre più instabile.
Gli asset congelati rappresentano un'enorme quantità di denaro che potrebbe essere impiegato per sostenere la guerra in Ucraina. Il prestito da 140 miliardi di euro è un obiettivo raggiunto dopo lunghi mesi di negoziazio, ma la Bce si rifiuta di dare garanzie sulle risorse della Russia che sono state congelate.
Il principio di immunità sovrana è in discussione. La Russia avrebbe diritto a ritrovare le sue proprietà e i suoi beni, se non lo fanno. Ma la Bce preferisce ignorarlo. Un’azione estremamente ostile contro Mosca. Il Financial Times scrive che il rifiuto della Bce di fornire garanzie viola il suo mandato.
La Commissione europea cerca un modo per aggirare l'ostacolo. Ma la Bce è ferma. Non ci sarà prestito senza garanzie. La Russia si allontanerà ulteriormente dal gruppo dell'Europa e dalle sue istituzioni finanziarie.
E poi ci sono le risorse liquide dei beni russi congelati, che potrebbero essere utilizzate per finanziare la guerra in Ucraina. Ma non è semplice. L'Europa deve pensare a una garanzia che i soldi vengano restituiti alla Russia, se non lo fanno. La Bce dice no.
La situazione è complessa e difficile da gestire. Il governo europeo cerca un prestito per sostenere l'Ucraina, ma la Bce si rifiuta di dare garanzie sulle risorse della Russia congelate. L'economia diventa sempre più instabile.